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Emissioni globali: la scorciatoia per tagliarle passa da edilizia e auto

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Foto di Pexels da Pixabay

Ecco quanto incidono residenziale e veicoli sulle emissioni globali

(Rinnovabili.it) – Quanto pesa sul clima il modo in cui produciamo i materiali? E’ un aspetto che viene spesso tralasciato dalle politiche climatiche nei conteggi del taglio delle emissioni globali. Ma che può dare un contributo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi sul clima, secondo l’ultimo rapporto dell’International Resource Panel dell’UNEP, l’agenzia delle Nazioni Unite per la protezione dell’ambiente.

Il rapporto, appena pubblicato, è il primo studio scientifico completo condotto su questo aspetto. Ma sono 2 i comparti ad alta intensità di carbonio su cui gli autori hanno scelto di concentrarsi: edilizia residenziale e veicoli passeggeri. E un insieme di paesi molto ristretto, quelli del G7 tra cui rientra anche l’Italia.

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Solo nel gruppo delle 7 maggiori economie mondiali, calcolano gli studiosi dell’UNEP, l’adozione di strategie di efficientamento nella produzione di materiali potrebbe ridurre del 40% le emissioni di gas serra calcolate sull’intero ciclo di vita delle costruzioni. E questa percentuale sale addirittura al 70% nei casi di Cina e India. Più bassa ma ugualmente significativa la riduzione che ci si può aspettare nel comparto auto. Considerando le emissioni legate a produzione, operazioni e gestione del fine vita delle automobili, il calo potrebbe essere  del 40% nel G7 e del 35% in Cina e India.

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Ma quanto incide tutto questo a livello globale nella sfida della crisi climatica? Tantissimo. Soprattutto per i paesi G7. A conti fatti, il budget di carbonio ancora disponibile per questi paesi per tenere il riscaldamento globale sotto gli 1,5°C è stimato dall’IPCC in 50 Gt di CO2. Da qui al 2060, stima l’agenzia del’Onu, strategie adeguate sulla produzione di materiali in edilizia e comparto auto eviterebbero ben 23 Gt di emissioni.

A incidere di più, anche sulla produzione dei materiali, sono i modi di consumo e di utilizzo. Al di là della decrescita dei consumi, l’UNEP sottolinea le potenzialità della condivisione. Per quanto riguarda l’auto: se un viaggio su quattro nel G7, in Cina o in India fosse un viaggio condiviso, l’impronta di carbonio dell’uso e della produzione di automobili diminuirebbe fino al 20%. Per le case, invece, la modellizzazione dell’Onu mostra che ridurre la domanda di superficie fino al 20% (con alloggi di metratura minore ma anche in comproprietà) potrebbe ridurre le emissioni di gas serra dalla produzione di materiali fino al 73% da qui al 2050.

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