Se il settore produce meno del 3% delle emissioni degli Stati Uniti non si possono fissare limiti massimi. Una scappatoia che salva tutte le industrie, oil&gas in testa
Pubblicate in extremis le nuove regole Epa sui limiti alle emissioni di gas serra
(Rinnovabili.it) – A una settimana dall’insediamento di Joe Biden, l’Epa di Trump fa l’ultimo sgambetto sul clima. L’agenzia per la protezione ambientale ha approvato il 13 gennaio un nuovo regolamento che proibisce la regolazione futura delle emissioni di gas serra per qualsiasi ‘fonte stazionaria’ eccetto le centrali elettriche.
In pratica, questa misura è un intoppo per gran parte del piano sul clima e sull’energia con cui Biden è stato eletto. Il nuovo presidente in campagna elettorale ha presentato un programma per la riconversione “verde” del sistema paese, per un totale di circa 3.900 miliardi di dollari di investimenti. Il programma avrebbe ricadute immediate sulle grandi major petrolifere.
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Il piano, infatti, non può funzionare senza che l’amministrazione democratica fissi dei nuovi limiti stringenti per le emissioni di gas serra nei settori più disparati. Con il regolamento, l’Epa fa in modo che questi limiti non siano applicabili. Nemmeno per le industrie altamente emissive, a partire dall’industria petrolifera e del gas e dagli impianti di raffinazione.
In base alla nuova norma, qualsiasi fonte stazionaria le cui emissioni di gas serra – a livello di settore – costituiscono meno del 3% delle emissioni degli Stati Uniti sarà considerata “necessariamente insignificante senza considerare altri fattori”. E quindi sarà protetta da eventuali tetti alle emissioni, perché con questa terminologia non ricadrebbe più sotto il Clean Air Act, la legge più importante in materia approvata sotto Obama.
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Le centrali elettriche rappresentano il 27% delle emissioni totali di gas serra degli Stati Uniti. Con la soglia al 3%, l’Epa esclude di fatto tutte le altre industrie dalla regolamentazione. Produzione di petrolio e gas e raffinerie si attestano tra il 2,5 e il 3%, la produzione di ferro e acciaio rappresentano ciascuna dall’1 all’1,5%.