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Settore energetico, le emissioni di gas serra europee non crescono più

Picco di emissioni globali: per l’IEA possibile già nel 2025
Photo by Alain Duchateau on Unsplash

A ottobre, le emissioni di gas serra in UE sono calate dell’8%

(Rinnovabili.it) – Rinnovabili e risparmio energetico hanno bloccato la corsa al rialzo delle emissioni di gas serra europee nel settore energetico, dopo il tonfo dovuto alla pandemia. Il rimbalzo era diventato più che evidente da marzo 2021 ed è proseguito per 16 mesi. Ma negli ultimi 3 mesi la tendenza si è invertita e segna -5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il calo a ottobre è più pronunciato: -8%.

Sembra quindi scongiurato il timore che la crisi energetica andasse ad alterare negativamente il bilancio emissivo dell’UE. Secondo i dati su gas, elettricità e consumo di petrolio raccolti in tempo reale e analizzati dal Centre for Research on Energy and Clean Air (CREA), la domanda di fossili sta scendendo sia per i prezzi più alti sia per il contributo di solare ed eolico. E i mercati assecondano questa traiettoria puntando soprattutto su rinnovabili, pompe di calore e auto elettriche.

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Come evidenziato dal grafico qui sotto, l’inversione di tendenza nelle emissioni di gas serra europee inzia a luglio con un sonoro -4,2%, risale ad agosto fino al -1,1% e poi scende di nuovo con il -5,9% di settembre e il meno 8 per cento tondo di ottobre.

crediti: CREA

“È importante notare che né il calo della produzione di energia elettrica da carbone e gas in settembre-ottobre, né il calo sempre più marcato del consumo di gas nell’industria e nelle famiglie a partire da luglio, possono essere spiegati solo dalle condizioni meteorologiche”, spiegano gli autori dell’analisi. “Il fabbisogno di riscaldamento nel settembre 2022 è stato superiore a quello del 2021, quindi la riduzione della domanda di elettricità e gas in questo periodo non può essere attribuita alle temperature”.

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Altro aspetto importante: non c’è stato un vero e proprio passaggio dal gas al carbone, come si temeva a causa delle dinamiche dei prezzi: “Quando è stato necessario generare più elettricità con le centrali termiche per compensare il deficit di energia idroelettrica e nucleare, la produzione di carbone e gas è aumentata insieme, senza passare dal gas al carbone”.

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