Rinnovabili • Emissioni di gas serra: le priorità per la Cina

Biden può decidere di tagliare le emissioni di gas serra? I repubblicani dicono no

19 stati guidati da repubblicani contro l’uso che la Casa Bianca fa dell’Epa per mettere in campo la sua politica climatica. Lunedì la sentenza che può legare le mani a Biden

Emissioni di gas serra: le priorità per la Cina
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Gli USA vogliono tagliare le emissioni di gas serra del 52% entro il 2030

(Rinnovabili.it) – Lunedì prossimo la Corte suprema del West Virginia deciderà se la Casa Bianca ha il diritto di fare politiche sul taglio delle emissioni di gas serra. È l’atto finale dell’arrembaggio di 19 stati a guida repubblicana contro l’amministrazione Biden, iniziata nel momento stesso dell’insediamento nel gennaio 2021.

La mossa del partito dell’elefante mette nel mirino le prerogative dell’Epa, l’agenzia federale per la protezione dell’ambiente. È tramite l’Epa che la Casa Bianca impone alle aziende dei tagli nelle emissioni di gas serra, ad esempio alle centrali fossili. Ma non sarebbe la strada giusta, argomentano i repubblicani nella causa che, senza troppe sorprese, è appoggiata anche dall’industria fossile.

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Secondo i 19 stati, l’Epa non dovrebbe essere in grado di fare delle regole che “sono in grado di rimodellare le reti elettriche della nazione e decarbonizzare unilateralmente praticamente qualsiasi settore dell’economia”. Solo il Congresso, cioè il parlamento degli Stati Uniti, dovrebbe decidere su questi temi.

Se il tribunale – dove la maggioranza dei giudici è di orientamento conservatore – darà ragione ai promotori della causa, l’intera politica climatica di Biden traballa. Il presidente ha tentato disperatamente per mesi di far passare al Congresso il maxi pacchetto per la transizione ecologica del paese. Ha cercato compromessi con chiunque. Ma è finito scottato. Le fila più centriste del partito – legate agli interessi dell’industria del carbone, come il senatore del West Virginia Joe Manchin – hanno detto ripetutamente di no.

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Il risultato è che Biden non ha una maggioranza vera in parlamento per le questioni climatiche e, da lunedì, potrebbe trovarsi sbarrata anche l’unica altra via per prendere dei provvedimenti seri in materia, quella dell’Epa. “Questo caso è molto più che sul cambiamento climatico, riguarda chi prende le decisioni, se debba essere un corpo non eletto di burocrati o il Congresso fornire un chiaro segnale”, ha argomentato Patrick Morrissey, procuratore generale del West Virginia.