Le emissioni delle centrali a gas nel mondo valgono 3,6 Gt CO2e
(Rinnovabili.it) – Può il gas fossile, al tempo stesso, diventare l’energia di transizione e abbattere significativamente le sue emissioni di gas serra? Uno studio della McGill University di Montreal risponde di sì. Le tecnologie già disponibili oggi avrebbero un potenziale enorme, calcola il team di ricerca nel lavoro pubblicato su Nature Communications. Il giusto mix di misure, infatti, può abbassare le emissioni delle centrali a gas anche del 71%.
“Affinché il gas sia davvero un combustibile ponte, i Paesi coinvolti nel ciclo di vita dell’energia elettrica a gas devono mettere in campo tutte le opzioni di mitigazione, bilanciando al contempo il rischio di bloccare l’elettricità ad alta intensità di carbonio”, scrivono gli autori. Che hanno calcolato l’impatto globale delle emissioni delle centrali a gas, hanno studiato l’impatto delle diverse modalità di abbattimento già disponibili oggi, e hanno ripartito le responsabilità tra gli Stati a misura del loro contributo emissivo nel settore.
-2,5 Gt CO2e di emissioni delle centrali a gas
Quali sono le misure di riduzione delle emissioni delle centrali a gas e che impatto hanno? La più efficace è la cattura e stoccaggio di CO2, che da sola vale più di metà del totale: può ridurre i gas serra fino al 43%. Al secondo posto le tecnologie per l’abbattimento del metano lungo l’intera filiera con il 12%. Si tratta delle misure su cui, finora, ci si è concentrati di più a livello di policy, sia in UE che a livello globale con la Global Methane Pledge lanciata alla Cop26 e rafforzata a Sharm el-Sheikh quest’anno. Infine, l’efficientamento delle centrali può contribuire con un ulteriore -5%.
Nel complesso, questo ventaglio di opzioni avrebbe il potenziale per ridurre le emissioni delle centrali a gas nel mondo da 3,6 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente (Gt CO2e, valori del 2017) a meno di 1,1 Gt CO2e. La riduzione complessiva equivale alle emissioni energetiche dell’intera Europa nel 2021.
I ricercatori hanno poi calcolato che il maggior potenziale di mitigazione (39%) spetta ai cinque maggiori emettitori, Stati Uniti, Russia, Iran, Arabia Saudita e Giappone. A parte quest’ultimo, sono tutti tra i maggiori produttori e consumatori di gas al mondo.