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Messico e nuvole di CO2: il nuovo piano sul clima fa crescere le emissioni fino al 2030

Il paese centroamericano ha fatto bella figura alla COP27 presentando -quando l’attenzione globale sul tema è massima- i nuovi piani per abbattere le emissioni. Il problema è che i dati sono truccati e non faranno scendere le emissioni, spiega Climate Action Tracker

Picco di emissioni globali: per l’IEA possibile già nel 2025
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L’analisi di CAT sui nuovi NDC boccia le emissioni del Messico

(Rinnovabili.it) – Il Messico ha aspettato la COP27 per presentare il suo nuovo piano sul clima. Ma quella che sotto i riflettori del vertice di Sharm el-Sheikh sembrava una strategia più ambiziosa -così l’ha presentata l’inviato speciale per il clima degli Stati Uniti, John Kerry- si rivela al contrario un documento persino peggiore di quello presentato nel 2016, che farà crescere le emissioni del Messico. È quello che emerge dall’analisi condotta da Climate Action Tracker (CAT) sulle promesse del 12° inquinatore mondiale.

“L’NDC aggiornato manca di trasparenza e nasconde la sua mancanza di ambizione contando le foreste in modo diverso nell’anno preso come base e nell’anno di obiettivo”, scrive CAT spiegando il trucco che ha permesso al paese guidato da Andrés Manuel López Obrador di mettersi in buona luce durante il vertice sul clima di novembre. Gli NDC o Nationally Determined Contributions sono i documenti in cui ogni paese aderente al Paris Agreement deve indicare come intende raggiungere gli obiettivi di Parigi. Vanno aggiornati almeno ogni 5 anni.

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Secondo l’analisi di CAT, a conti fatti il piano farà crescere le emissioni del Messico fino almeno al 2030, anche se nominalmente il paese ha aumentato la percentuale di obiettivo di taglio gas serra. Come? Con una mano, il Messico ha alzato i target degli NDC incondizionati (da raggiungere con risorse proprie o esterne già assicurate) dal 22 al 35% entro il 2030 e quello degli NDC condizionati (dipendenti dal supporto internazionale) dal 36 al 40%. Con l’altra mano cambia i valori emissivi di riferimento per calcolare le percentuali e stima un contributo maggiore nella rimozione di CO2 da parte delle foreste nazionali.

Nel complesso, “ciò significa che il nuovo obiettivo può essere raggiunto anche se le emissioni, escluse quelle della silvicoltura, sono superiori a quelle che avrebbero potuto essere previste dal vecchio obiettivo”, scrive CAT. Per questo, nella classifica di CAT, l’azione climatica del Messico scivola da “highly insufficient” a “critically insufficient”, cioè su una traiettoria compatibile con un mondo 4°C più caldo.

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