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Danimarca apripista: pronta una tassa sulle emissioni dell’agricoltura

Emissioni Agricoltura: la Danimarca le tasserà dal 2030
via depositphotos.com

Copenhagen è l’unica al mondo a prevedere una tassa sulle emissioni dell’agricoltura

Far sedere allo stesso tavolo associazioni degli agricoltori, rappresentanti dell’industria alimentare, governo e ambientalisti. E approvare una tassa sulle emissioni dell’agricoltura in modo condiviso, senza proclami agguerriti e tensioni. Oggi può sembrare fantascienza a chi pensa che il mondo dell’agribusiness sia ben rappresentato dalle proteste dei trattori che hanno calcato le strade di quasi tutta Europa negli ultimi mesi. La Danimarca dimostra che le cose non stanno esattamente così. E che anche un settore tradizionalmente “pigro” nel ridurre i suoi gas serra può fare la sua parte.

Dal 2030, Copenhagen tasserà le emissioni dell’agricoltura

Il paese scandinavo fa da apripista in Europa e, a conti fatti, anche a livello mondiale. Il governo nei giorni scorsi ha annunciato di aver trovato l’intesa per introdurre una tassa sulle emissioni dell’agricoltura. Prima di Copenhagen ci ha provato la Nuova Zelanda, dove i gas serra di agricoltura e allevamento rappresentano il 50% del totale nazionale. Il piano era a uno stadio avanzato, ma il mese scorso l’esecutivo ha fatto marcia indietro congelando tutto. La situazione della Danimarca non è troppo distante, visto che il paese è un grande esportatore di carne di maiale e prodotti caseari e il settore a fine decennio genererà ben il 46% delle emissioni nazionali.

Cosa prevede la strategia danese per limitare le emissioni dell’agricoltura? Il nuovo sistema ricalca il meccanismo dell’ETS e prevede una tassa sul carbonio, a fianco di sussidi (per 5,36 miliardi di euro) e strumenti correttivi per accompagnare la transizione. A partire dal 2030, contadini e allevatori dovranno pagare 300 corone danesi (circa 40 euro) per ogni tonnellata di CO2 equivalente. Dal 2035 la tassa salirà a circa 100 euro per tonnellata e, contemporaneamente, chi ne è soggetto potrà beneficiare di più detrazioni fiscali.

In questo modo, la Danimarca punta a ridurre di 1,8 milioni di tonnellate le emissioni dell’agricoltura già entro il 2030. In questo modo il governo stima di riuscire a rispettare il target di -70% di emissioni per fine decennio. “È un progetto a lunghissimo termine, in cui creiamo più natura, più biodiversità, ma allo stesso tempo teniamo presente anche che dobbiamo avere un settore agricolo forte e vitale”, ha affermato il ministro degli Esteri danese Lars Løkke Rasmussen, definendo l’accordo come “il più lungimirante” che abbia mai stipulato.

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