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Emergenza idrica nelle Marche, situazione critica su tutto il territorio

Le maggiori criticità si riscontrano nell’Ascolano perché, a seguito del sisma del 2016, alcune sorgenti hanno deviato corsi ed è diminuita la portata di captazione per cui si dovrà ricorrere ad alcuni pozzi che vengono attivati solo nelle emergenze

Siccità: la primavera non porterà ristoro all’Europa mediterranea
Foto di Dimitris Vetsikas da Pixabay

Sono state analizzate dettagliatamente le situazioni nelle singole province

Si è riunito questa mattina il Comitato operativo di Protezione civile per fare il punto sull’emergenza idrica nelle Marche. Hanno partecipato, oltre all’assessore alla Protezione Civile e Ambiente, Stefano Aguzzi e i dirigenti regionali, i rappresentanti delle cinque Prefetture marchigiane, dei 5 ATO competenti a livello provinciale e l’ANCI. Sono state analizzate dettagliatamente le situazioni nelle singole province marchigiane e si è rilevata una criticità pressoché uniforme su tutto il territorio regionale a causa delle mancate precipitazioni e delle alte temperature.

“Ma – come ha riferito l’assessore Aguzzi – le maggiori criticità si riscontrano nell’Ascolano perché, a seguito del sisma del 2016, alcune sorgenti hanno deviato corsi ed è diminuita la portata di captazione per cui si dovrà ricorrere ad alcuni pozzi che vengono attivati solo nelle emergenze; stessa situazione critica anche nel Pesarese per quanto riguarda l’approvvigionamento di acqua potabile, in particolare nelle città di Fano e Pesaro. Queste città, infatti, prelevano dal fiume Metauro che dall’invaso di Tavernelle e di Colli al Metauro è ad oggi a meno del 50% delle sue potenzialità. Gli altri invasi – di Fossombrone e del Furlo – sono sotto la soglia storica anche se mantengono una capacità residuale per garantire per alcuni giorni l’approvvigionamento idrico senza passare ai razionamenti. Ma poiché non sono previste precipitazioni, nei prossimi giorni sarà necessario attingere ai pozzi del Burano e di Sant’Anna come è stato fatto lo scorso anno. “ “La situazione quindi , come si presenta ad oggi -– ha evidenziato l’assessore – ci impone una necessità: inviteremo tutti i Comuni, in maniera generalizzata, ad emettere ordinanze di divieto di consumo di acqua per attività non essenziali, quali lavaggi auto, riempimento di piscine private o irrigazione di prati e giardini. Ordinanze da emanare immediatamente su cui sarà necessario un forte controllo per l’osservanza degli obblighi. “ In conclusione l’assessore Aguzzi ha anche sottolineato la necessità di una programmazione per i prossimi anni riguardo ad un maggior immagazzinamento dell’acqua piovana durante l’inverno per sopperire in qualche misura alla carenza idrica. Domani , inoltre, si terrà un incontro a Pesaro , tra Regione e Provincia con ENEL e Greenpower ,per attivare fin da subito le attività di pulizia degli invasi lungo il Metauro iniziando dall’invaso del Furlo. “ Un impegno che ci eravamo presi – ha concluso l’assessore- e che intendiamo portare avanti con celerità.”