Le limitazioni prevedono la sospensione di tutti i prelievi di acqua pubblica dai corsi d’acqua nel tratto compreso tra l’invaso del Furlo e la foce del Fiume Metauro
Norme in vigore fino a venerdì 15 ottobre 2021
A causa della siccità, da giovedì 1° luglio a venerdì 15 ottobre 2021 entrano in vigore le limitazioni dei prelievi da tutti i corsi d’acqua del bacino idrografico del fiume Metauro. Lo dispone la Regione Marche con un decreto della P.F Tutela del territorio di Pesaro e Urbino. La violazione della disposizione comporta una sanzione amministrativa pecuniaria da 3 mila a 30 mila euro.
Nei casi meno gravi, da 300 a 1.500 euro. La misura di contenimento si è resa necessaria per salvaguardare il sistema di approvvigionamento idropotabile del territorio della provincia di Pesaro e Urbino, visto il progressivo calo delle portate dei corsi d’acqua. Le limitazioni prevedono la sospensione di tutti i prelievi di acqua pubblica dai corsi d’acqua nel tratto compreso tra l’invaso del Furlo e la foce del Fiume Metauro (Fiume Candigliano, Fiume Metauro e relativi affluenti); la riduzione del 50 per cento della portata dei prelievi di acqua pubblica rispetto a quella prevista nei disciplinari di concessione o nelle licenze annuali di attingimento, da tutti i corsi d’acqua presenti a monte del bacino del Furlo (Fiume Candigliano, Fiume Metauro, Fiume Burano, Fiume Biscubio, Fiume Bosso, Torrente Bevano, Torrente Certano e relativi affluenti).
Le limitazioni non si applicano ai prelievi destinati all’uso idropotabile e all’abbeveraggio del bestiame; agli impianti idroelettrici che non determinano tratti sottesi sui corpi idrici (il punto di presa e il punto di restituzione sono coincidenti) e per i quali non trova applicazione la normativa sul “Deflusso minimo vitale”. Eventuali modifiche al provvedimento potranno essere adottate in relazione all’evoluzione del contesto meteo-climatico o delle condizioni di portata dei corsi d’acqua. Inoltre, per sopperire a situazioni o esigenze di particolare e grave necessità adeguatamente documentate e motivate e in assenza di fonti di approvvigionamento alternative, la P.F. Tutela del Territorio di Pesaro e Urbino, che riunisce le competenze dell’ex Genio Civile, potrà rilasciare specifiche deroghe ai soggetti che ne faranno richiesta.