Resuscita la proposta di un’Agenzia per il nucleare in Italia
(Rinnovabili.it) – La maggioranza aveva assicurato una legge dedicata ma quando si tratta di nucleare la tendenza a usare l’escamotage dell’emendamento non sembra venire meno. E così dopo la modifica al Decreto Legge Sud – successivamente saltata – che chiedeva di aggiungere gli “impianti energetici” alla lista di opere qualificate come destinate alla sicurezza e alla difesa nazionale, è la volta dell’emendamento al DL Energia.
Tra le proposte emendative presentate alla Camera nella conversione in legge del decreto-legge 9 dicembre 2023, n. 181 trova spazio anche l’atomo. Per la precisione un emendamento a prima firma dell’onorevole Luca Squeri, responsabile energia di Forza Italia, propone di inserire nel testo un articolo 11-Bis riportante la “Definizione dei compiti dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) quale Autorità nazionale competente in materia nucleare”.
Se approvato, il nuovo emendamento nucleare riordinerebbe le funzioni dell’ISIN assegnando all’ente anche le istruttorie connesse ai processi autorizzativi, alle valutazioni tecniche, al controllo e alla vigilanza “delle installazioni nucleari in fase progettuale, autorizzativa e costruttiva, in esercizio e in disattivazione, nonché dei reattori di ricerca”. Gli stessi compiti riguarderebbero anche gli impianti e le attività connesse alla gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, per le quali dovrebbe definire guide tecniche finalizzate alla realizzazione dei depositi di superficie o in profondità.
“Sono fiducioso che il governo ci sostenga“, ha commentato il deputato Squeri. “Era stato il presidente Berlusconi a dare vita all’Agenzia per il nucleare poi cancellata da Monti. Abbiamo bisogno di un’Autorità che si occupi di autorizzazioni e certifichi tutto il processo. Siamo convinti che l’Italia sia pronta per questo passaggio, l’opinione pubblica sul nucleare è cambiata“.
Le critiche all’emendamento nucleare non sono tardate ad arrivare. “Forza Italia propone di reintrodurre il nucleare, assegnando all’ISIN l’autorità per autorizzare centrali e reattori nucleari”, ha replicato Angelo Bonelli (AVS). “Questa decisione è arretrata e ignora il futuro e la modernizzazione energetica dell’Italia. Il nucleare, infatti, è una scelta che impone costi elevati a carico di famiglie, imprese e Stato. Richiede ingenti investimenti pubblici e lunghi tempi di realizzazione, come evidenziato dalla centrale di Flamanville in Normandia e Hinkley Point nel Regno Unito, dove il costo del MWh è esorbitantemente alto”.
“Non ci si può distrarre un attimo con Forza Italia, che si torna subito al 1994”, hanno affermato i deputati M5S in commissione Attività Produttive Emma Pavanelli, Chiara Appendino e Enrico Cappelletti. “Far passare cose empie alla chetichella è sempre stata la specialità della casa degli azzurri, sin dalla discesa in campo di Berlusconi trent’anni fa. E anche questa volta sul nucleare non si sono fatti sfuggire l’occasione, con il tentativo di assegnare all’ISIN la possibilità di autorizzare nuovi reattori nucleari. Per i quali, tra iter autorizzativi e costruzione, servono almeno tre decenni di iter, ammesso che il cosiddetto ‘nucleare di ultima generazione’ veda mai la luce”.