Il progetto è basato su 3 pilastri: l’abbandono delle fonti fossili, la promozione di un mix energetico incardinato sulle rinnovabili, e la diffusione dell’elettrificazione negli usi finali.
Lanciato il progetto “Elettrificazione verde della Sardegna”
(Rinnovabili.it) – Un progetto che dà forma a un “modello esportabile a livello globale” per promuovere la diffusione dell’elettrificazione e accelerare la transizione energetica. Basato su 3 pilastri: l’abbandono delle fonti fossili, la promozione di un mix energetico incardinato sulle rinnovabili, e la diffusione dell’elettrificazione negli usi finali. Protagonista è la Sardegna, territorio con caratteristiche che offrono “un contesto unico per l’elettrificazione”.
Il progetto “Elettrificazione verde della Sardegna” è promosso da Enel e dal Centro ricerche economiche e sociali Manlio Rossi-Doria dell’università di Roma Tre, con il supporto di Alleanza Sardegna Rinnovabile (che riunisce WWF, Kyoto Club, Greenpeace e Legambiente). Quali i vantaggi di puntare sull’isola? Una penetrazione solo marginale del metano e “la rilevanza locale dei servizi come commercio, turismo, agricoltura e pubblica amministrazione, che costituiscono il 60% del valore aggiunto”, spiegano i promotori durante la presentazione odierna.
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Non solo. Il carbone occupa ancora la quota maggioritaria del mix elettrico, insieme ai residui dei processi di raffinazione del petrolio. Inoltre, con circa 1,38 MWh l’anno, la Sardegna ha il consumo pro capite di energia elettrica nel settore domestico più alto d’Italia. Anche l’autoproduzione è limitata, rappresenta ancora meno dell’1% del totale, ed è quasi esclusivamente legata a fonti fossili. Mentre la bassa densità abitativa – meno di 70 abitanti per km2 – fanno della Sardegna un ottimo candidato per la promozione di modelli di generazione distribuita.
In cosa consiste il progetto? Fare della Sardegna un vero e proprio laboratorio dell’elettrificazione. La bussola è data da una serie di obiettivi con orizzonte 2030 che si dividono in due grandi gruppi. Da un lato, i target di transizione dalle fossili alle fer per la generazione di energia elettrica. Da raggiungere puntando soprattutto si fotovoltaico ed eolico. Dall’altro lato, obiettivi che spingono sulla diffusione di tecnologie per l’elettrificazione degli usi finali. A 360 gradi. Parliamo quindi della mobilità elettrica, ma anche di sistemi per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, dell’efficientamento energetico e di piastre ad induzione.
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