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EGG 2021: la Germania rilancia con un 65% di rinnovabili al 2030

egg 2021
Foto di Ildigo da Pixabay

(Rinnovabili.it) – Conto alla rovescia per la votazione di Berlino sull’emendamento all’EEG (Erneuerbare-Energien-Gesetz), la nuova riforma della legge tedesca sulle rinnovabili. Il provvedimento sarà presentato al gabinetto federale a fine settembre con l’obiettivo di farlo entrare in vigore il 1° gennaio del prossimo anno. Lo scopo principale dell’EEG 2021 è aumentare l’obiettivo 2030 di energie rinnovabili sulla produzione elettrica in Germania dall’attuale 50% al 65%. E di introdurre un target 2050 affinché tutta l’elettricità, prodotta a livello nazionale e importata, sia priva di emissioni entro la metà del secolo

A tal fine, la legge prevede percorsi di espansione per le singoli fonti. L’obiettivo 2030 per il fotovoltaico è di 100 gigawatt di capacità installata, mentre all’eolico a terra sono stati assegnati 71 gigawatt. A ciò si aggiunge il target dell’eolico offshore che il governo tedesco aveva già aumentato a 20 GW.

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Come raggiungere la meta? La riforma prevede di mettere all’asta 16,7 GW di eolico a terra dal 2021 al 2025, fornendo un sostegno aggiuntivo mirato ai progetti nella Germania meridionale. Il solare vedrebbe invece 10,7 GW messi all’asta, di cui 2 GW solo per grandi progetti sui tetti, a cui sarebbe però proibito in questo caso l’autoconsumo. Per le aste dedicate alle fattorie eoliche in mare è previsto un contingente di 9 GW ma i dettagli saranno definiti in una legge separata.

L’emendamento al EEG mira anche a rimuovere alcune barriere che oggi ostacolano lo sviluppo delle rinnovabili tedesche. A partire dalle norme che impongono vincoli ai volumi eolici da installare in determinate Regioni. Il documento prevede, inoltre, che ai Comuni venga assegnata una quota finanziaria dei proventi dei nuovi progetti onshore e che la costruzione di wind farm nelle regioni meridionali sia incentivata tramite sussidi.

La bozza non è stata accolta da tutti gli attori del settore con l’entusiasmo sperato. Sascha Müller-Kraenner, del gruppo ecologico Environmental Action Germany (UBA), ha parlato di una proposta deludente. Il rifiuto del governo di intensificare gli obiettivi di espansione è “completamente assurdo”, ha affermato. Anche la Federazione tedesca delle energie rinnovabili vorebbe target più elevati. Nel caso dell’energia fotovoltaica, in particolare, chiede il doppio dell’importo proposto dal ministero. Secondo Sabrina Kernbichler di S&P Global Platts Analytics ci sarebbero addirittura chiari rischio che “la Germania manchi il suo obiettivo FER del 65% in caso di una maggiore penetrazione di veicoli elettrici, idrogeno e pompe di calore che aumentino la domanda di energia”.

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