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Ecosistema Scuola 2013: il miraggio della sicurezza

Ecosistema Scuola 2013(Rinnovabili.it) – Passano gli anni, ma il problema dell’inadeguatezza delle strutture scolastiche sembra restare costante. E’ quanto emerge dal Rapporto Ecosistema Scuola XIV, pubblicato da Legambiente e che sembra confermare anche per il 2013, uno scenario di scarsa qualità e poca sicurezza.

 

Il rapporto Ecosistema Scuola ha riguardato ben 5.301 edifici scolastici tra scuole per l’infanzia, primarie e secondarie, appartenenti a 94 differenti capoluoghi di provincia, di questi solo lo 0,6% risulta certificato secondo i criteri di bioedilizia e, cosa ancora peggiore, circa il 62% è stato costruito prima del 1974, anno in cui è entrata in vigore la normativa antisismica. Il 37,6% delle scuole necessita di interventi di manutenzione urgente, il 40% sono prive del certificato di agibilità, il 38,4% si trova in aree a rischio sismico e il 60% non ha il certificato di prevenzione incendi, una fotografia tutt’altro che confortante.

 

 

Ancora disparità tra Nord e Sud

 

 A parte alcuni esempi eccellenti di buone pratiche, guidati ancora una volta dalla città di Trento seguita da Prato e Piacenza, nel complesso il quadro tracciato dal Rapporto Ecosistema Scuola 2013 conferma anche quest’anno lo stallo in cui si trova la qualità del patrimonio edilizio scolastico italiano, che stenta a migliorare nonostante siano ripartiti gli investimenti più consistenti degli scorsi anni.

Come nel Rapporto 2012, anche quest’anno la disparità tra le città del Nord e del Sud sembra farsi sentire, dobbiamo infatti scendere fino alla 23° posizione per incontrare il primo capoluogo del Centro Italia, L’Aquila, seguita da Lecce alla 27° posizione. Dopo Trento, Prato e Piacenza, i primi posti della classifica sono invece occupati da Pordenone (4°), Reggio Emilia (5°), Parma (6°), Verbania (7°), Forlì (8°), seguite dalle due nuove entrate nella top ten, Sondrio (9°) e Brescia (10°).

 

Trend positivo per le fonti rinnovabili

 

Il Rapporto Ecosistema Scuola XIV ha però evidenziato anche un trend positivo per quanto riguarda l’impiego delle fonti rinnovabili che dal 2008 al 2013 è passato dal 6,3% al 13,5%, con una percentuale che supera l’80% per gli edifici dotati di un impianto fotovoltaico.

Le fonti rinnovabili coprono in media il 9,6% dei consumi di questi edifici, raggiungendo addirittura la copertura totale (100%) nella città di Prato. Tra le regioni che spiccano per l’utilizzo delle fonti rinnovabili ci sono Puglia (59,15), Veneto (32,7%), Abruzzo (28, 9%), Sardegna (23,8%), Emilia Romagna (23,6%), mentre fanalini di coda ancora una volta risultano essere Basilicata e Molise

 

 

In discesa gli investimenti per la manutenzione

 

Il dossier Ecosistema Scuola 2013 mette in evidenza un altro punto dolente del panorama italiano, confermando una diminuzione consistente dell’investimento medio per la manutenzione straordinaria ed ordinaria nonostante lo stato tutt’altro che qualitativo del patrimonio edilizio.

Se nel 2011 l’investimento medio per la manutenzione si aggirava attorno ai 43.382, solo un anno dopo nel 2012 la cifra è scesa a 30.345 euro.

 

“Ancora oggi non esiste un monitoraggio complessivo e sistematico dello stato di sicurezza delle scuole italiane –Per questo chiediamo che venga al più presto realizzata l’anagrafe dell’edilizia scolastica che attendiamo dal 1996”, dichiara Vanessa Pallucchi di Legambiente“In particolare torniamo a ribadire che senza la pubblicazione dell’Anagrafe non si ha accesso a quelle informazioni che consentono a studenti, genitori e lavoratori della scuola di conoscere lo stato dei singoli edifici e alle istituzioni di avere un quadro puntuale dei bisogni di intervento nelle nostre scuole e quindi, di orientamento della programmazione e degli investimenti.

Dal rapporto abbiamo visto quanto poco gli interventi a pioggia e non programmati siano serviti ad intaccare una situazione permanente di emergenza legata alla messa a norma e alla manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio scolastico che ha urgentemente bisogno di essere rinnovato e innovato”.

 

Scarica il Rapporto completo Ecosistema Scuola XIV

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