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Ecoreati, il via libera della Commissione Giustizia

Ecoreati, il via libera della Commissione Giustizia (foto tgcom)(Rinnovabili.it) – “Il via libera della Commissione Giustizia al riconoscimento di nuovi reati ambientali è un ulteriore passo in avanti per combattere i crimini contro l’ambiente”. Così il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando, ha commentato quanto approvato ieri alla Camera sulle “Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente e l’azione di risarcimento del danno ambientale”. La Commissione Giustizia di Montecitorio ha infatti aggiorno il codice penale facendo spazio ai cosiddetti ecoreati, ovvero introducendo norme ad hoc contro quattro illeciti in materia ambientale e rafforzando così gli strumenti di contrasto alla degradazione del territorio.

 

Il pacchetto di norme  che sarà formalmente licenziato oggi dopo i pareri delle altre commissioni, include il lavoro svolto dal gruppo di lavoro contro gli eco-reati costituito dal Dicastero dell’Ambiente. Nel dettaglio il testo varato dalla commissione introduce nel codice penale i seguenti “delitti ambientali”:

 

 

Disastro ambientale, punito con la reclusione in carcere da 5 a 15 anni

Inquinamento ambientale, punito con la reclusione in carcere 2 a 6 anni, dimezzati in caso di assenza di dolo e una multa da 10mila e 100mila euro

Traffico e abbandono di materiale di alta radioattività, punito con una pena carceraria da 2 a 6 anni e una multa da 10mila a 50mila euro.

Impedimento del controllo, (ovvero il negare od ostacolare l’accesso o intralciare i controlli ambientali) punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

 

Per il ministro Orlando si tratta di “un salto di qualità molto importante perché spesso abbiamo introdotto nuovi reati ma non sempre sono stati sistematizzati. E’ importante che il tema sia affrontato in modo organico, costruendo un sistema di sanzioni razionale.  A inizio mandato ho costituito un gruppo di lavoro presso il Ministero dell’Ambiente proprio  sul tema degli ecoreati, che ha accompagnato il prezioso lavoro della commissione giustizia e seguirà il prosieguo dell’iter legislativo”. Il testo dovrebbe approdare in aula lunedì 20 gennaio per la discussione generale.

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