Rinnovabili • Disboscamento illegale: l’agricoltura commerciale guida la deforestazione nel mondo Rinnovabili • Disboscamento illegale: l’agricoltura commerciale guida la deforestazione nel mondo

È possibile fermare la deforestazione con 130 mld $ l’anno?

La finanza da sola non basta. Oltre al denaro bisogna ridurre i consumi dei beni driver di disboscamento e puntare su attività che si basano strutturalmente sulla buona salute di questi ecosistemi, come l’agroforestazione

Disboscamento illegale: l’agricoltura commerciale guida la deforestazione nel mondo
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L’ultimo rapporto dell’Energy Transitions Commission sulle soluzioni per fermare la deforestazione

(Rinnovabili.it) – Oggi i finanziamenti destinati a tutelare i grandi polmoni verdi del Pianeta, in particolare le foreste tropicali, ammontano a non più di 3 miliardi di dollari l’anno. Ma servirebbero almeno 130 mld $ l’anno per fermare la deforestazione entro il 2030, almeno nelle foreste più ad alto rischio. Una cifra che “sarebbe così grande che non è credibile ipotizzare che pagamenti agevolati o sovvenzioni di questa portata si concretizzeranno mai”. A fare i conti e a proporre un bagno di realtà è Financing the transition: the costs of avoiding deforestation, l’ultimo report della Energy Transitions Commission.

La soluzione? Puntare su un mix di soluzioni. Anche finanziarie. I 130 miliardi saranno pure un volume eccessivo ma usare la leva del denaro per “compensare” gli incentivi alla deforestazione sarà una mossa inevitabile, sostiene il rapporto. In pratica, i 130 miliardi sono la cifra che bisognerebbe mettere sul tavolo affinché a tutti gli attori coinvolti nella deforestazione (dagli allevatori agli agricoltori) risulti più conveniente accettare l’offerta invece che proseguire con la distruzione delle foreste.

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Oltre a questo strumento, per fermare la deforestazione bisogna anche ridurre la domanda dei principali prodotti che incorporano la distruzione delle foreste tropicali. A partire dalla carne e dall’olio di palma. E poi sviluppare “business alternativi” che fondino la loro profittabilità sull’esistenza delle foreste (il rapporto cita come esempi ecoturismo e agroforestazione sostenibile). E ancora, sono necessari interventi diretti da parte dei governi per mettere fuori legge la deforestazione e monitorare il rispetto delle norme.

“Senza un flusso significativo di pagamenti agevolati, qualsiasi riduzione della deforestazione arriverà troppo tardi per limitare il riscaldamento globale a ben meno di 2°C, per non parlare di 1,5°C. Ma la finanza da sola non può porre fine alla deforestazione. Anche le azioni volte a ridurre le esigenze fondamentali dei consumatori che spingono alla deforestazione sono essenziali e devono essere una priorità per i governi, le imprese e i consumatori”, commenta Adair Turner, presidente della Energy Transitions Commission.