Dal 1° febbraio 2024 le istanze per l’avvio del procedimento di valutazione d’impatto ambientale potranno essere presentate anche in modalità telematica tramite il portale web va.mite.gov.it
Domande di VIA, verso la completa sostituzione del procedimento di trasmissione
(Rinnovabili.it) – La valutazione di impatto ambientale (VIA) dei progetti – compresi quelli a fonti rinnovabili – nasce con un obiettivo preciso: rendere più facile la protezione della salute umana, provvedendo al mantenimento delle specie e alla conservazione della capacità di riproduzione degli ecosistemi. Ad essere decisamente più difficile è, invece, il procedimento in sé, e persino dalle sue prime fasi. Basti pensare che ad oggi per presentare domanda di VIA tutta la documentazione tecnico-amministrativa del proponente deve essere spedita via posta o consegnata manualmente. Esiste anche l’opzione della PEC ma solo nel caso in cui la dimensione totale della documentazione non superi i 50 MB.
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Tuttavia il cambio di passo, almeno per questa fase della procedura, arriverà dal 1° febbraio 2024. Questa è la data fissata da Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) per avviare una quarta opzione che con il tempo sostituirà le precedenti. Parliamo della via digitale. A partire dal prossimo mese infatti le istanze per l’avvio del procedimento di VIA potranno essere presentate direttamente anche in modalità telematica attraverso una piattaforma ad hoc. Posta tradizionale, “brevi manu” e PEC rimarranno comunque strumenti in vigore fino al fino al 30 aprile 2024.
Pichetto: “Prosegue la semplificazione”
A darne l’annuncio è lo stesso Ministero che celebra l’operazione come il primo passo per la completa sostituzione dell’attuale procedura. “Si tratta di una vera novità nel nostro percorso di velocizzazione delle procedure che aiuterà sia il proponente pubblico e privato, che la direzione del Ministero nelle verifiche amministrative”, ha affermato il ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto. “Prosegue dunque la nostra azione verso la dematerializzazione documentale e la semplificazione, particolarmente utile in processi complessi di permitting, in cui il digitale diventa prezioso alleato dell’efficienza, nella direzione della transizione”.
“Più digitale – ha aggiunto il numero uno del MASE – significa anche maggiore velocità, perché la procedura guidata implicherà la presentazione di istanze di VIA complete, già alla fase di start, di maggiori informazioni, essenziali per evitare passaggi successivi per richiederle e riceverle”.
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