Il carbone è la prima fonte energetica per la generazione elettrica
Non ce la fanno le rinnovabili a colmare la nuova fame di energia elettrica. E più i consumi crescono, più in alcune parti del mondo avanza il contributo del carbone. Al punto che, nonostante i progressi nella nuova capacità verde, la domanda mondiale di carbone è destinata rimanere stabile, dopo aver raggiunto il suo massimo storico nel 2023.
Lo riferisce l’Agenzia Internazionale dell’Energia – IEA nel suo “Coal Mid-Year Update – July 2024“. Il documento fornisce un’analisi accurata su domanda, produzione, commercio e prezzi del carbone per il 2023. Gettando un occhio anche al futuro prossimo, con previsioni che non fanno sorridere la transizione energetica.
La domanda mondiale di carbone 2023
Quello che emerge chiaramente dal rapporto è come la domanda mondiale di questo carburante fossile abbia raggiunto lo scorso anno la cifra record record di 8,7 miliardi di tonnellate. Valore in crescita del 2,6% su base annuale. Alla base del picco, gli elevati consumi registrati in Cina (276 milioni di tonnellate) e in India (105 milioni), entrambi in aumento. Gli incrementi annuali di questi due giganti asiatici hanno compensato, da soli, i cali registrati nell’Unione Europea (meno 103 milioni) e negli Stati Uniti (meno 81 milioni).
“Il consumo è cresciuto sia nel settore della produzione di elettricità che in quello industriale, dove l’industria siderurgica è il maggiore consumatore. La produzione elettrica da carbone è aumentata dell’1,9% nel 2023, raggiungendo i 10.690 terawattora (TWh) e stabilendo un nuovo record”, scrive la IEA. “Di conseguenza, il carbone continua a essere la principale fonte di produzione di elettricità globale a livello globale”.
Ma a lievitare non sono stati solo i consumi. Nel 2023, anche la produzione mondiale di carbone ha raggiunto un valore storico: ben 8,9 miliardi di tonnellate. I tre maggiori produttori al mondo (e con numeri in crescita)? Cina, India e Indonesia che insieme hanno in mano il 70% del mercato globale.
La domanda mondiale di carbone 2024-2024
Per il futuro non sono previsti grandi cali. O meglio: a livello regionale, la domanda nelle economie avanzate è chiaramente in calo, ma in diverse economie emergenti c’è da aspettarsi un aumento. Il che avrà come risultato generale una domanda complessiva mondiale stabile sia nel 2024 che nel 2025.
“La nostra analisi per la prima metà del 2024 mostra un leggero calo della produzione globale di carbone dello 0,7% anno su anno, guidato principalmente dalla Cina, che ha registrato una flessione dell’1,7%”, spiega l’Agenzia. “Responsabile di metà della produzione globale di carbone, la Cina ha intensificato i controlli di sicurezza nella provincia dello Shanxi, la più grande regione produttrice del paese, che ha rappresentato 1,3 miliardi di tonnellate di produzione di carbone nel 2023”.
I prezzi del carbone
Le insolite condizioni di mercato degli ultimi anni, dalla pandemia alla crisi energetica passando per l’inflazione economica, hanno determinato fluttuazioni senza precedenti anche nei prezzi del carbone.
L’impatto è stato significativo, con rincari elevati e volatilità, nonché differenze eccezionali tra qualità e regioni geografiche. A partire dal 2023 la situazione si è normalizzata pur rimanendo su valori più alti rispetto a prima della pandemia di Covid-19. “In generale, sono stati leggermente più alti, spinti verso l’alto dall’inflazione dei costi e da alcune interruzioni dovute alle sanzioni che hanno colpito la Russia, che rimane il terzo esportatore di carbone al mondo“.