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La domanda globale di petrolio cancella il Covid nel 2022

Domanda globale di petrolio: ai livelli pre-Covid già nel 2022
Foto di Schmucki da Pixabay

L’Iea stima a 100,6 mln di bpd la domanda globale di petrolio il prossimo anno

(Rinnovabili.it) – Alla fine il rimbalzo più corposo dopo la pandemia l’ha fatto la domanda globale di petrolio, non il Pil o la spesa per la sanità. Torneremo ai livelli pre Covid-19 alla fine del 2022. E già quest’anno gli idrocarburi tornano a riprendersi lo spazio ceduto con il blocco delle attività produttive e i lockdown a macchia di leopardo. Lo sostiene l’Iea, l’Agenzia internazionale per l’energia, nel suo rapporto previsionale mensile di giugno.

La domanda globale di petrolio dovrebbe salire di 5,4 milioni di barili al giorno (bpd) solo nel 2021, calcola l’agenzia diretta da Fatih Birol. Si tratta di uno dei rialzi più rapidi mai registrati, nota l’Iea. Nel 2022 si aggiungeranno altri 3,1 milioni bpd. E si arriverà così ad avere un consumo di greggio complessivo, a livello mondiale, che sfonderà quota 100 milioni al giorno per la prima volta entro la fine del prossimo anno.

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Chi traina questo rimbalzo? Per la quota del 2022, a livello di prodotti, sono soprattutto i combustibili per aerei e il kerosene. La fine delle chiusure riporta in attività le compagnie aeree, un “back to normal” che vale un balzo di 1,5 mln di bpd anno su anno. Uno sguardo ai paesi che guideranno la “ripresa fossile” mette al primo posto gli Stati Uniti. Da soli, gli States contribuiranno per più della metà dell’aumento di greggio sui mercati globali (1,6 mln bpd). Il resto della crescita è sostanzialmente da ascrivere ai paesi Opec+, formato che riunisce i tradizionali produttori di petrolio più la Russia.

“Il nostro primo sguardo dettagliato al bilancio 2022 conferma le precedenti aspettative secondo cui l’OPEC+ deve aprire i rubinetti per mantenere adeguatamente riforniti i mercati petroliferi mondiali”, scrive l’Iea nel rapporto mensile. “La domanda mondiale di petrolio continuerà a riprendersi e, in assenza di ulteriori cambiamenti nelle politiche, entro la fine del 2022 raggiungerà i 100,6 milioni di barili al giorno”.

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