Le previsioni dell’IEA sulla domanda globale di carbone
(Rinnovabili.it) – Nemmeno quest’anno la curva del carbone inizierà a scendere. La più inquinante delle fonti fossili si trova su un plateau creato da due tendenze di segno opposto che si neutralizzano. Da un lato, la continua crescita dei consumi in Asia. Dall’altro, le riduzioni in Europa e Nord America. Così, la domanda globale di carbone dovrebbe chiudere il 2023 praticamente sugli stessi livelli del 2022. Cioè i livelli più alti di sempre.
Il 2023 del carbone nel mondo
A fine 2023 il dato della domanda globale di carbone si dovrebbe attestare poco sotto gli 8,4 miliardi di tonnellate (Gt), con un incremento marginale dello 0,4% rispetto all’anno precedente, chiuso appena sopra quota 8,3 Gt. Lo sostiene l’Agenzia internazionale dell’Energia (IEA) nel consueto rapporto di metà anno.
I consumi di carbone sono cresciuti particolarmente nella prima parte del 2023, circa dell’1,5%, per un totale di 4,665 Gt. A trainare l’aumento sono sia la crescita dell’1% nella produzione di energia elettrica sia l’aumento del 2% per gli altri usi. “Abbiamo osservato continui aumenti in Cina, India e Indonesia, che hanno più che compensato i cali negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in Giappone”, sottolinea l’IEA. Negli USA la flessione è stata del 24%, in Europa del 16%. Il secondo semestre dovrebbe rallentare, almeno nella componente della generazione elettrica, mentre continuerà la crescita negli altri usi.
Nel 2021, Cina e India rappresentavano già i 2/3 della domanda globale di carbone: insieme, utilizzano il doppio del carbone rispetto a tutto il resto del mondo. Nel 2023, la loro quota si avvicinerà al 70%. Al contrario, gli Stati Uniti e l’Unione Europea – che insieme rappresentavano il 40% tre decenni fa e oltre il 35% all’inizio di questo secolo – rappresentano oggi meno del 10%.
La domanda globale di carbone resterà alta anche nel 2024
Nonostante queste variazioni, anche nel 2024 secondo l’IEA la domanda globale di carbone resterà sui livelli record di oggi. “Nel 2024, prevediamo che la domanda mondiale di carbone rimanga stabile (-0,1%) a circa 8,38 Gt, che rimane un livello mai raggiunto prima del 2022”, prevede l’ente con sede a Parigi. In linea con la tendenza riscontrata quest’anno, anche il 2024 vedrà una flessione dell’uso di carbone nel settore elettrico (-1%) compensata però dall’aumento negli altri usi nel settore industriale (di circa l’1,5%), dettato dal miglioramento delle condizioni economiche.