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Previsioni IEA: Domanda di petrolio, picco ‘in vista’ prima del 2030

Secondo l'Agenzia internazionale dell'Energia la crescita della domanda mondiale di petrolio è destinata a rallentare quasi fino a fermarsi nei prossimi anni

Domanda di petrolio
Foto di David Thielen su Unsplash

Il rapporto di mercato a medio termine “Oil 2023”

(Rinnovabili.it) – Dopo tre anni di turbolenze, dalla pandemia all’invasione russa dell’Ucraina, i mercati globali del petrolio si stanno gradualmente ricalibrando. I prezzi di riferimento del greggio sono tornati sotto i livelli prebellici e le tensioni di mercato si sono in parte allentate. E sebbene esistano una serie di incertezze che aleggiano sul settore, l’Agenzia Internazionale dell’Energia intravede una precisa tendenza per la domanda di petrolio mondiale: dovrebbe rallentare notevolmente la crescita durante il periodo di previsione 2022-28, raggiungendo il picco prima del 2030. I pronostici sono contenuti nel nuovo rapporto di mercato a medio termine “Oil 2023“, pubblicato ieri a Parigi.

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Cosa succederà alla domanda di petrolio?

Secondo il documento di previsioni, sulla base delle attuali politiche governative e delle tendenze del mercato, la domanda globale di petrolio aumenterà del 6% tra il 2022 e il 2028. Raggiungendo i 105,7 milioni di barili al giorno (mb/g) sotto la spinta del settore petrolchimico e di quello aeronautico. Nello stesso periodo aumenteranno gli investimenti globali nell’upstream. La IEA stima un più 11% nel 2023 a 528 miliardi di dollari, rispetto ai 474 miliardi di dollari nel 2022.

Quindi arriverà il cambio del passo: la crescita dei consumi dovrebbe scendere a soli 0,4 mb/g, facendo intravedere un picco della domanda. Merito soprattutto della progressiva decarbonizzazione del settore trasporti che tra propulsione elettrica, efficienza e biofuel ridurrà la dipendenza dal greggio.

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Previsioni IEA, cambiamenti in vista

 “Il passaggio a un’economia basata sull’energia pulita sta accelerando, con un picco della domanda globale di petrolio in vista prima della fine di questo decennio, con l’avanzamento dei veicoli elettrici, dell’efficienza energetica e di altre tecnologie”, ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’AIE. “I produttori di petrolio devono prestare molta attenzione al ritmo crescente del cambiamento e calibrare le loro decisioni di investimento per garantire una transizione ordinata”.

Un’attenzione particolare dovrà essere fornita alle raffinerie. Questi impianti potrebbero dover spostare le rese dei loro prodotti verso distillati medi e materie prime petrolchimiche per riflettere l’evoluzione dei modelli di domanda di petrolio. Le previsioni IEA stimano per carburanti premium per il trasporto su strada, come benzina e diesel, una domanda inferiore di 1 mb/g rispetto ai livelli del 2019 per il 2028. Allo stesso tempo, la robusta attività petrolchimica e la crescita più lenta dell’offerta di gas naturale liquido (NGL) dovrebbero aumentare la domanda di GPL e nafta forniti dalle raffinerie.