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DL Sicurezza Energetica, gli emendamenti in materia di rinnovabili

DL Sicurezza Energetica
Di Agrivoltaïsme – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=74414622

DL Sicurezza Energetica, quali novità per le rinnovabili italiane

(Rinnovabili.it) – Dopo l’ultimo esame delle Commissioni competenti, il disegno di legge di conversione del DL Sicurezza Energetica anche noto come DL Energia (decreto-legge n. 181 del 2023) è approdato in Aula, alla Camera, per il voto di fiducia. Ma non prima di essersi arricchito di modifiche, molte delle quali riguardano da vicino il mondo delle energie rinnovabili.

L’attenzione è puntata soprattutto sugli emendamenti all’articolo 4 recante disposizioni per incentivare le Regioni ad adottare misure per la decarbonizzazione, e che guadagna ben sei articoli aggiuntivi. Perdendo, invece, la tanto criticata norma di tassazione dei nuovi impianti FER.

Tra le novità fa capolino la possibilità di sottoporre alla procedura di screening di VIA anche gli interventi di modifica agli impianti eolici e solari e l’incarico assegnato al GSE di monitorare, in materia di RAEE fotovoltaici, le adesioni ai consorzi e ai sistemi collettivi, le quantità di pannelli smaltiti, i costi medi di adesione. Inoltre viene esteso da 50 a 70 del numero massimo di componenti della Commissione VIA-VAS.

Tra le aggiunte degne di nota, va sottolineata l’apertura all’agrivoltaico da parte del nuovo sistema incentivante previsto dal D.lgs. n. 199/2021, il provvedimento con cui l’Italia ha recepito dal Direttiva europea sulle rinnovabili RED II. Quest’ultimo viene contestualmente modificato disponendo che sia agevolata, in via prioritaria, “la partecipazione agli incentivi per interventi di rifacimento su impianti fotovoltaici esistenti in aree agricole a parità della superficie di suolo agricolo occupata e incremento della potenza complessiva”. E che sia adeguata “la disciplina dei meccanismi d’asta al ribasso, sopprimendo la previsione che consente l’accesso […] ai (soli) impianti fotovoltaici realizzati su aree agricole non utilizzate individuate dalle Regioni come aree idonee”.

Non solo. Il nuovo testo stabilisce che, una volta entrato in vigore questo nuovo regime incentivante, lo strumento dello scambio sul posto sia soppresso, prevedendo un’uscita graduale degli impianti da tale meccanismo a partire dal 31 dicembre 2024. Ma il sistema di incentivi alle FER previsto dal D.lgs. n. 199/2021 non sarà solo. Nel passaggio alla camera il DL Sicurezza energetica ha acquisito un ulteriore (e alternativo) meccanismo di sostegno, basato sulla stipula di contratti per differenza a due vie di durata pluriennale.

E ancora: si consente la coltivazione delle risorse geotermiche per uso geotermoelettrico anche in aree termali ed è prorogata al 31 dicembre 2027 la data di entrata in esercizio degli impianti geotermoelettrici ammessi a beneficiare degli incentivi del D.M. 29 giugno 2016. Il DL Energia interviene anche sul Fondo per la transizione energetica nel settore industriale portando le risorse a 150 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2021 al 2024 e a 300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.

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