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Dl Semplificazioni, serve più ambizione per installare 7GW rinnovabili l’anno

Dl Semplificazioni
Foto di Boke9a da Pixabay

Nota congiunta di SolarPower Europe, WindEurope, ANEV, ANIE Rinnovabili, Elettricità Futura e Italia Solare

(Rinnvabili.it) – Aumentare l’ambizione del DL Semplificazioni per accelerare la realizzazione della capacità verde italiana. Questo quanto chiedono oggi le principali associazione delle energie rinnovabili di Italia ed Europa attraverso una nota stampa congiunta. SolarPower Europe, WindEurope, ANEV, ANIE Rinnovabili, Elettricità Futura e Italia Solare si appellano al Governo italiano affinché spinga per migliorare il provvedimento. Il decreto in questione, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 31 maggio, è attualmente nelle mani del Parlamento per la conversione in legge. Al suo interno, vi sono diverse norme essenziali per il futuro delle green energy nazionali e per il percorso di decarbonizzazione. Ma, secondo il settore, non bastano per garantire lo sviluppo energetico necessario.

Il governo sta attualmente rimettendo mano al PNIEC, il piano nazionale energia clima 2030, che dovrebbe contenere obiettivi ancora più ambiziosi della prima versione. Ma già così, il Belpaese appare fuori target. Al ritmo attuale, gli obiettivi 2030 non saranno raggiunti prima del 2090, spiegano le associazioni. “L’Italia ha bisogno di aggiungere almeno 7 GW di capacità rinnovabile ogni anno per non mancare la meta.

Cosa cambiare nel Dl Semplificazioni

Il DL Semplificazioni è ora nella fase cruciale della discussione parlamentare con un numero limitato di emendamenti selezionati e votati. Nel complesso, spiegano le firmatarie, il testo va nella giusta direzione ma mancano ancora alcune misure decisive. Necessita quindi di una revisione, a partire dalle disposizioni sui progetti di ripotenziamento (repowering) per le energie rinnovabili.

“La direttiva europea RED II richiede tempi di autorizzazione più brevi per i progetti di repowering rispetto ai quelli completamenti nuovi“. Eppure in Italia questa differenza non esiste. Non solo. Il Paese ha bisogno di superare completamente lo spalmaincentivi volontario”, rimuovendo le limitazioni residue e gli svantaggi tariffari per i progetti di repowering che non hanno aderito a tale schema. “Ciò sarà essenziale per garantire parità di condizioni nei prossimi round d’asta”. 

“Metà della capacità eolica italiana raggiungerà la fine della sua vita operativa entro il 2030”, spiega Malgosia Bartosik, Deputy CEO di WindEurope. “Nella sua forma attuale, il Decreto Semplificazioni non fa abbastanza per facilitare le autorizzazioni per i parchi eolici ripotenziati. Contiene ancora restrizioni che impediscono l’uso delle ultime tecnologie disponibili, il che renderà difficile, se non impossibile, per l’Italia raggiungere i suoi obiettivi per il 2030”.

Questa fase dell’iter legislativo è molto importante anche per il settore fotovoltaico, in quanto attualmente in Italia non esiste una soluzione efficiente per gli impianti fotovoltaici a terra. Il Decreto Semplificazioni va in qualche modo a fornire strumenti di supporto all’agrovoltaico, ma rischiano di essere inefficaci e inefficienti. “Il potenziale del solare fotovoltaico è molto alto in Italia, ma questa capacità non sarà raggiunta se non verranno superati gli ostacoli amministrativi”, ha aggiunto Walburga Hemetsberger, CEO di SolarPower Europe. “La rimozione delle restrizioni sulle autorizzazioni è un passo necessario per accelerarne la diffusione”.

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