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DL Salva Infrazioni, via libera al Senato: le novità su energia, aria, rifiuti

DL Salva Infrazioni, via libera al Senato: le novità su energia, aria, rifiuti
Foto di Matthew Henry su Unsplash

Il DL Salva Infrazioni è legge. Ieri l’assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo dando il via libera definitivo al Ddl di conversione e alla sua pubblicazione odierna in Gazzetta. Nel provvedimento, nato più che altro per agevolare la chiusura di alcune procedure d’infrazione a carico dell’Italia, sono stati inseriti passaggi che riguardano da vicino temi ambientali ed energetici. Emendamenti che definiscono oggi nuove norme in materia di RAEE (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche), qualità dell’aria e cybersicurezza dei flussi transfrontalieri di energia elettrica.

 Vediamo nel dettaglio quali novità sono state apportate durante l’Iter parlamentare.

DL Salva Infrazioni: energia

Il tema energia è tratto in realtà in maniera abbastanza indiretta. Il Dl Salva-Infrazioni interviene sul Decreto legge del 14 giugno 2021, n. 82 recante disposizioni urgenti in materia di cybersicurezza al fine di adeguare l’ordinamento nazionale al regolamento UE 2024/1366. Di cosa si tratta? Del provvedimento europeo che istituisce un codice di rete relativo a disposizioni settoriali per gli aspetti di sicurezza informatica dei flussi transfrontalieri di energia elettrica.

Con le nuove norme italiane appena approvate, alcuni dei compiti previsti dal Regolamento comunitario passano ufficialmente in mano all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale. Compiti come la valutazione del rischio informatico a livello di Stato membro, attraverso l’individuazione e l’analisi delle minacce di attacchi informatici che incidano sulla sicurezza operativa del sistema elettrico e perturbino i flussi transfrontalieri di energia.

Tutte queste informazioni assieme allo stato di attuazione dei controlli minimi e avanzati devono confluire ogni tre anni in una relazione da presentare all’ENTSO per l’energia elettrica e all’EU DSO.

Semplificate le norme sui RAEE

Il DL Salva-Infrazioni interviene anche sulle norme dedicate alla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, con l’obiettivo di semplificare e snellire l’ordinamento italiano. Ecco perché come prima cosa il provvedimento integra nel decreto legislativo 14 marzo 2014, n. 49 la disciplina dell’Uno contro Uno e quella dell’Uno contro Zero sul ritiro gratuito dei RAEE (fino a ieri oggetto di due DM differenti e ora abrogati). L’Uno-contro-Uno obbligatorio per i distributori di AEE potrà essere effettuato, su base volontaria, anche dai distributori professionali.

 L’Uno-contro-Zero, obbligatorio invece per i distributori con superficie di vendita di AEE al dettaglio di almeno 400 m2, potrà essere eseguito su base volontaria, anche per singole tipologie di RAEE, dai distributori con una superficie di vendita al dettaglio inferiore e quelli che effettuano vendite mediante tecniche di comunicazione a distanza.

Sempre in ottica di una maggiore semplificazione, il DL Salva Infrazioni dispone che distributori, installatori e centri di assistenza non siano più obbligati a tenere il registro di carico e scarico né a iscriversi all’Albo Nazionale Gestori Ambientali per effettuare il deposito preliminare e il trasporto delle apparecchiature ritirate al centro di raccolta (o all’impianto di trattamento autorizzato)

In quest’ultimo ambito, l’attività di trasporto perde la sua cadenza mensile per divenire trimestrale. O quantomeno essere legata ad una raccolta superiore ai 3.500 kg. Snelliti anche gli obblighi di tracciabilità, grazie alla digitalizzazione di un unico documento di trasporto autoprodotto.

Le altre novità? Ogni anno i sistemi collettivi dei produttori destinano almeno il 3% del totale dei ricavi dell’esercizio precedente a programmi di comunicazione, informazione e sensibilizzazione “sull’importanza della raccolta separata dei RAEE e sui benefici ambientali ed economici del loro riciclaggio”.

Misure per migliorare la qualità dell’Aria

Il provvedimento interviene anche sulla questione dell’inquinamento atmosferico con l’obiettivo di risolvere tre procedure di infrazione comunitarie. Come? Con l’approvazione di uno specifico programma, della durata massima di 60 mesi, finalizzato a promuovere la mobilità sostenibile, per un importo complessivo pari a 500 milioni di euro.

Nel dettaglio:

Le risorse  sono destinate al finanziamento di interventi proposti dai comuni capoluogo di provincia con popolazione superiore a 50.000 abitanti e dalle città metropolitane, il cui territorio ricade, in tutto o in parte, in zone nelle quali è intervenuto il superamento dei valori limite di smog.

Non solo. Il DL istituisce presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, una cabina di regia con il compito di elaborare, entro il 31 dicembre 2024, un Piano di azione nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria.

Leggi QUI il testo del Decreto legge Salva Infrazioni

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