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Dl Recovery, le nuove semplificazioni per rinnovabili ed efficienza

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DL Recovery pronto per l’Assemblea di Montecitorio

(Rinnovabili.it) – Novità per il settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica. A veicolarle, gli emendamenti al Dl Recovery (o Dl Semplificazioni) che hanno passato l’esame notturno delle Commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera. Il testo dovrebbe arrivare domani in Assemblea per poi passare blindato al Senato.

Alcune delle novità introdotte riguardano da vicino il Superbonus 110%, grazie a piccoli ritocchi semplificativi. Ad esempio si prevede che, in caso di opere già classificate come attività di edilizia libera, nella CILA sia richiesta la sola descrizione dell’intervento.In caso di varianti in corso d’opera queste sono comunicate a fine lavori e costituiscono integrazione della CILA presentata. Non è richiesta, alla conclusione dei lavori, la segnalazione certificata di inizio attività”.

O ancora: “Le violazioni meramente formali che non arrecano pregiudizio all’esercizio delle azioni di controllo non comportano la decadenza delle agevolazioni fiscali limitatamente alla irregolarità od omissione riscontrata. Nel caso in cui le violazioni riscontrate nell’ambito dei controlli da parte delle autorità competenti siano rilevanti ai fini dell’erogazione degli incentivi, la decadenza dal beneficio si applica limitatamente al singolo intervento oggetto di irregolarità od omissione”. L’emendamento inserito nel Dl Recovery prevede anche che, nel caso di acquisto di immobili sottoposti ad uno o più interventi di riqualificazione per il Superbonus 110% il termine per stabilire la residenza sia di 30 mesi dalla data di stipula dell’atto di compravendita.

Biofuel avanzati ed oneri di sistema

Novità anche per i biocarburanti italiani. Nel Dl Semplificazioni sono stati aggiunti alcuni passaggi per semplificare i “processi di economia circolare relativi alle attività agricole e di allevamento”. Nel concreto l’emendamento prevede che i sottoprodotti agroidustriali utilizzati come materie prime per l’alimentazione degli impianti di biogas e la successiva produzione di biometano “costituiscono materie prime idonee al riconoscimento della qualifica di biocarburante avanzato”. Snellito inoltre l’iter di allaccio alla rete gas, facendolo rientrare nell’ambito di applicazione della procedura prevista dal decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, per quelle opere definite “di pubblica utilità, e indifferibili ed urgenti”. Parliamo dell’autorizzazione unica, rilasciata dalla regione o dalle province delegate dalla regione.

Passa anche l’emendamento che accoglie la richiesta del Consorzio Italiano Biogas (CIB) in merito alle semplificazione della gestione degli impianti fino a 300kW incentivati ai sensi della legge 145/2018, superando di fatto l’obbligo di utilizzo esclusivo degli effluenti zootecnici e delle materie delle aziende realizzatrici. 

Altra novità interessante inserita nel Dl Recovery: la Riforma del sistema di riscossione degli oneri generali di sistema. La modifica chiede che su proposta dell’ARERA, siano rideterminate le modalità di riscossione di tali oneri, prevedendo che le partite finanziarie relative, possano essere destinati alla Cassa per i servizi energetici e ambientali senza entrare nella disponibilità dei venditori. Ciò anche avvalendosi di un soggetto terzo che possegga caratteristiche di terzietà e indipendenza. 

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