Le norme a tema energia inserite nel DL Fiscale 2023
(Rinnovabili.it) – Non solo accise. Il DL Fiscale 2023 pubblicato il 17 ottobre nella Gazzetta Ufficiale, riporta altre due novità in tema energia non “pubblicizzate” durante l’approvazione in Consiglio dei Ministri. Il provvedimento interviene sulle disposizioni per accelerare lo stoccaggio di gas naturale fissate dal DL Aiuti del 2022 (convertito con modificazioni dalla L. 15 luglio 2022, n. 91).
L’articolo in questione, il 5-bis, ha previsto che il Gestore dei servizi energetici (GSE) fornisca un servizio di “riempimento di ultima istanza” tramite l’acquisto e la successiva vendita di gas naturale, nel limite di un controvalore di 4 miliardi di euro. La data ultima della vendita era stata fissata per il 10 novembre 2023 e entro il 20 novembre 2023 il GSE avrebbe dovuto restituire il prestito elargito a sostegno di tale operazione. IL DL fiscale posticipa entrambe le deadline. Il termine della vendita passa al 15 settembre 2024, quello della restituzione delle risorse al 30 novembre 2024.
Il Contributo temporaneo di solidarietà
Il provvedimento, che ricordiamo definisce una serie di misure urgenti in materia economica e fiscale, interviene anche sulle norme del cosiddetto contributo di solidarietà. Di cosa si tratta? Di un versamento obbligatorio a carico di soggetti operanti nel settore energetico fossile. Previsto dalla legge di Bilancio 2023, il contributo rappresenta una misura nazionale una misura nazionale equivalente a quella degli extraprofitti per le rinnovabili e impone la restituzione di una parte delle entrate extra generate dalla crisi dell’energia. Per determinare l’ammontare di tale contributo è stata prevista l’applicazione di un’aliquota del 50% a una quota del maggior reddito complessivo conseguito ai fini dell’Ires e relativo al periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023. A patto che ecceda di almeno il 10% la media dei redditi passati.
Il decreto Fiscale 2023 prevede che non concorrano alla determinazione del reddito complessivo relativo al periodo d’imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023 “gli utilizzi di riserve del patrimonio netto accantonate in sospensione d’imposta o vincolate a copertura delle eccedenze […] nel limite del 30% del complesso delle medesime riserve risultanti al termine dell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022”.
Taglio alle accise sui prodotti energetici
Come già anticipato nell’articolo sulla riforma fiscale 2023, il decreto in questione introduce anche una riduzione delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti o come combustibili per riscaldamento per usi civili. Nel dettaglio, il taglio delle imposte entrerà in vigore in caso di aumento del prezzo internazionale del petrolio greggio (che influisca anche su quello dei carburanti), sulla media del precedente mese rispetto ad un preciso valore di riferimento. Il DL Fiscale 2023 inizierà il percorso parlamentare dal Senato come Atto n.912.
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