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Dl Ambiente in Senato, al voto “non prima” di giovedì

Dl Ambiente in Senato, al voto “non prima” di giovedì
Foto di NOAA su Unsplash

Il dl Ambiente prosegue il suo percorso nell’omonima commissione del Senato. Per quel che riguarda la tempistica, in attesa degli emendamenti dei relatori e del governo, che dovrà indicare anche le improponibilità, il voto dovrebbe iniziare “non prima di giovedì mattina”, come spiega uno dei relatori, Roberto Rosso, senatore di Forza Italia. Circa 120 gli emendamenti prioritari selezionati, su cui è in corso un esame di dettaglio. Gli emendamenti del governo e le improponibilità sono attesi per domani. “Domani porteremo i pareri del governo”, spiega il viceministro all’Ambiente e alla Sicurezza energetica Vannia Gava, che ha partecipato alla riunione della commissione Ambiente di Palazzo Madama di oggi pomeriggio, parlando anche di una “interlocuzione in corso sugli emendamenti”. 

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Oltre a nuove proposte di modifica del testo da parte del Governo, ce ne dovrebbero essere anche da parte dei relatori e dovrebbero vertere tra le altre cose anche su interventi riguardanti l’economia circolare. “Domani dovremmo avere anche le improponibilità e pareri” e “ci saranno emendamenti da parte mia in qualità di relatore e da parte del governo”, spiega la senatrice Simona Petrucci, di Fratelli d’Italia, anch’essa relatrice del dl Ambiente. “Ci sono alcune questioni tecniche da valutare” e le proposte interverranno “soprattutto riguardo il tema dell’economia circolare”. Ciò detto, prosegue Petrucci, “sistemiamo alcune cose e puntualizziamo alcuni temi, soprattutto per evitare problemi in fase di interpretazione della norma”. Insomma, precisa la relatrice, si tratta di “un lavoro di dettaglio”.

Alcuni emendamenti del governo sono stati già depositati, tra questi uno (3.1000) chiede che “almeno uno dei componenti dell’organo di amministrazione” della società Acquedotto pugliese S.p.A vista la “sua rilevanza strategica per l’interesse nazionale” e entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto. Inoltre “ai fini di un eventuale affidamento del servizio idrico integrato”, sarà “ammesso il trasferimento da parte della Regione Puglia di parte delle azioni della società”, trasferimento “in favore dei “comuni della medesima Regione esercenti il controllo analogo sulla società a capitale interamente pubblico dagli stessi costituita o partecipata”.

Ritirato l’emendamento del senatore Ernesto Rapani (FdI) sui RAEE da fotovoltaico che chiedeva per il sistema collettivo responsabile della raccolta differenziata dei RAEE professionali che non ne avesse ritirati a titolo gratuito una sanzione amministrativa da 450 a 1.200 euro per ciascun RAEE professionale non ritirato o altresì ritirato a titolo oneroso. Ritirato e, invece, trasformato in ordine del giorno, l’emendamento presentato dal senatore Adriano Paroli (FI) contenente la richiesta di un decreto del ministero dell’ambiente e della Sicurezza energetica per l’adozione di norme per la promozione del risparmio idrico anche attraverso un sistema di incentivi, senza oneri per lo Stato, un sistema indicato come “certificazione di risparmio idrico”.

Fa il punto Claudio Fazzone, presidente della commissione Ambiente, di Forza Italia. “Siamo in attesa dei pareri del governo, non ancora arrivati, anche le improponibilitá le avremo probabilmente domani. Sicuramente arriveranno emendamenti dal governo”, riferisce Fazzone. Cetto, c’è un po’ di “lentezza, legata ai lavori del ministero dell’Economia e delle Finanze, ed è anche comprensibile, vista la mole di lavoro che stanno affrontando in questo periodo”.  Certo, aggiunge Fazzone, “sarebbe meglio, in pendenza di Legge di Bilancio e con decreti di una certa importanza in scadenza, tenere conto della tempistica e dei lavori, ma è una situazione, ripeto, comprensibile”. 

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