I dati di Global Forest Watch mostrano una situazione in netto peggioramento nonostante le promesse della Cop26 di fermare la deforestazione entro il 2030. L’anno scorso sono spariti 41mila km2, il 40% in Brasile. Aumenti vertiginosi in Ghana, Bolivia, Angola e Camerun
Nel 2022, il disboscamento delle foreste intatte ai tropici è cresciuto del 10%
(Rinnovabili.it) – Undici campi da calcio al minuto, per un anno intero. A questo ritmo è avanzata la deforestazione ai Tropici nel 2022. In aumento rispetto all’anno precedente del 10%, nonostante le promesse di 145 paesi alla Cop26 di Glasgow sul fermare e invertire la perdita di foreste nel mondo. L’anno scorso, la distruzione foresta tropicale primaria ha toccato quota 41.000 km2, una superficie grande quanto l’intera Olanda.
I dati forniti da Global Forest Watch, un progetto del World Resources Institute, non riguardano l’intero ammontare della deforestazione nel mondo ma soltanto quella che riguarda la foresta tropicale primaria, cioè quelle aree che non sono state disboscate né sono state sottoposte a ricrescita nella storia recente. Si tratta di foreste mature, di lunga crescita, le più preziose per i servizi ecosistemici che svolgono e le più resilienti ai cambiamenti del clima.
La distruzione foresta tropicale primaria nel 2022
Queste caratteristiche rendono la distruzione foresta tropicale primaria particolarmente importante da monitorare e da ridurre al minimo. Solo le perdite del 2022, infatti, sono equivalenti all’emissione in atmosfera di 2,1 GtCO2 (miliardi di tonnellate di CO2), praticamente i gas serra che genera in un anno il 4° inquinatore mondiale, l’India. E mentre in Asia i paesi con la maggior estensione di foreste tropicali hanno raggiunto buoni risultati, Africa e America Latina stentano a frenare la deforestazione o vanno nella direzione opposta.
Indonesia e Malesia, spiega il rapporto di Global Forest Watch, hanno tenuto il tasso di disboscamento vicino al minimo storico, con riduzioni rispettivamente del 64 e 57%. Mentre il Brasile – in quell’anno ancora sotto Bolsonaro – pesa da solo per il 40% della distruzione foresta tropicale primaria del 2022. Male anche Repubblica Democratica del Congo e Bolivia, che salgono al 2° e 3° posto nella classifica dei paesi peggiori. Crescita sostenuta anche in Ghana (+71%), dove si concentra in aree protette adiacenti a piantagioni di cacao, seguita da Bolivia (+59%), Angola (+52%) e Camerun (+40%).