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Dipendenza dal gas naturale importato, il brutto primato dell’Italia

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I dati UE sulla dipendenza dal gas naturale importato

(Rinnovabili.it) – Piccola contrazione per il tasso di dipendenza dal gas naturale importato in Europa. Dal 2021 al 2020 il Blocco ha ridotto di un punto percentuale il trend, mentre la domanda aumentava di circa il 5,5% su base annuale. A riferirlo è Eurostat, l’ufficio statistico della Commissione europea, evidenziando i paesi più fragili ed esposti.

E non è certo una sorpresa scoprire come sia proprio l’Italia lo Stato membro più a rischio. Nonostante il tasso di dipendenza non figuri sul podio dei più alti nell’Unione, il Belpaese deve al gas naturale ben il 40% del suo mix energetico. Primo in assoluto di fronte a Paesi Bassi, Ungheria e Irlanda.

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Il trend europeo e quelli nazionali

Nel complesso il tasso di dipendenza medio dell’UE è passato da un 84% del 2020 ad un 83% del 2021. “Questa lieve diminuzione – scrive Eurostat –  è stata significativamente influenzata dal fatto che la maggior parte degli Stati membri dell’UE ha utilizzato scorte di gas naturale importate negli anni precedenti”. E in tal modo gli stoccaggi hanno registrato il più grande calo dall’inizio della serie storica (2008). La causa principale? Ovviamente la diminuzione delle forniture dai gasdotti russi (-24% su base annua).

Entrando nel dettaglio, lo Stato membro con la più alta dipendenza dal gas naturale importato nel 2021 risulta Malta (104%). Seguono Svezia (102%) e Lituania (101%), che hanno aumentato le proprie scorte. Dall’altra parte della classifica appaiono Romania (24%), Danimarca (26%) e Paesi Bassi (33%). 

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“L’impatto di una potenziale interruzione delle importazioni deve tenere conto dell’importanza del gas naturale nel mix energetico complessivo. Mentre la dipendenza dalle importazioni in Svezia, Finlandia ed Estonia è vicina al 100%, la quota di gas naturale nel mix energetico è relativamente bassa (rispettivamente 3%, 7% e 8%). Al contrario, la quota più alta di gas naturale nel mix energetico è in Italia (40%) e la sua dipendenza dalle importazioni è del 94%. I Paesi Bassi hanno la seconda quota più alta di gas naturale nel suo mix energetico, tuttavia la sua dipendenza dalle importazioni è molto più bassa, a causa della sua produzione interna di gas naturale”.

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