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Digitalizzazione dell’energia, l’UE lancia la tabella di marcia

Digitalizzazione dell'energia
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Verso il Piano d’Azione UE per la digitalizzazione dell’energia

(Rinnovabili.it) – La digitalizzazione dell’energia può portare parecchi vantaggi, ma comporta anche rischi e sfide. Per non sbagliare la Commissione Europea si prepara ad elaborare un piano d’azione dedicato, che permetta alle tecnologie digitali di contribuire realmente al Green Deal e ad un mercato unico dell’energia. Una strategia condivisa che garantisca ai nuovi mercati basati sui dati energetici di essere aperti e competitivi, nel rispetto dell’etica, della protezione delle informazioni, della privacy e della sicurezza informatica. Ovviamente tenendo conto della specificità del settore energetico. Ma prima di arrivare al testo definitivo, l’Esecutivo ha elaborato e pubblicato una roadmap. Le tabelle di marcia servono per descrivere il problema da affrontare e gli obiettivi da raggiungere; spiegano perché è necessaria un’azione dell’UE, delineano le opzioni politiche e descrivono le caratteristiche principali della strategia di consultazione.

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In questo caso la roadmap, che rimarrà aperta ad eventuali feedback fino al 10 settembre 2021, mette a fuoco i target del Piano d’azione per la digitalizzazione dell’energia. Secondo Bruxelles la fiducia dei cittadini nei servizi energetici basati sui dati, l’accettazione delle nuove tecnologie, le preoccupazioni sulla privacy, il divario digitale e la mancanza di competenze adeguate sono le principali sfide sociali da affrontare. “Occorre valutare se gli strumenti esistenti consentono ai cittadini e ai consumatori di esercitare efficacemente i propri diritti in un mercato dell’energia digitalizzato”, scrive l’esecutivo UE.

Non solo. La digitalizzazione espone sempre più il sistema energetico ad attacchi informatici e incidenti che possono compromettere la sicurezza dell’approvvigionamento. Un elemento che dovrà essere centrale nella nuova strategia. Inoltre, la digitalizzazione sta portando a una crescita complessiva del consumo energetico delle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT). Si tratta di un fattore insostenibile se non accompagnato da un sostanziale miglioramento dell’efficienza energetica e da una transizione verso un approvvigionamento energetico completamente decarbonizzato basato su fonti rinnovabili.

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