Delle 42 segnalazioni dell'Unione europea di situazioni di criticità, 33 di queste dovrebbero essere risolte entro il 2015
“Se mi considero, poco. Se mi paragono, molto”. Usa il detto che citava spesso sua nonna il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, per sintetizzare il quadro regionale in materia di depurazione delle acque. Insomma anche se sono arrivate 42 segnalazioni dall’Unione europea circa situazioni di criticità, 33 di queste dovrebbero essere risolte entro il 2015. E la Toscana, a paragone delle altre Regioni italiane, può vantare acque generalmente più pulite. Poi, tornando alla firma dell’Accordo di programma sulla depurazione delle acque costiere apuo versiliesi siglato stamani a Firenze, ha parlato di un “patto di sangue per evitare altri danni di immagine al brand della Versilia e della costa apuana”.
Il presidente Rossi ha ricordato gli stanziamenti regionali di 4 milioni di euro a garanzia per permettere a Gaia, il gestore del ciclo delle acque, di ottenere un mutuo di 17 milioni di euro necessario a fare i lavori più urgenti e la recente delibera regionale con cui si finanzia l’immediata realizzazione di tre ossigenatori sui tre fossi (l’Abate, il Fiumetto e il Motrone) che hanno recapitato a mare gli scarichi inquinanti.
“Vogliamo scongiurare – ha aggiunto – che nel 2015 possano ripetersi gli episodi già accaduti di superamento dei limiti di legge e che nella prossima stagione balneare ci arrivi sulla testa un altro colpo di mazza”.
Il presidente ha detto che i sindaci devono fare la loro parte revisionando gli allacciamenti in essere e firmando le ordinanze di allaccio alle fognature nei casi in cui abitazioni e altre strutture non lo siano, annunciando poi che a breve convocherà una riunione con gli amministratori locali per fare il punto su ciò che è stato fatto e ciò che si deve ancora fare e che in caso di inadempienze è pronto a sostituirsi ai Comuni e ai gestori.
Rossi infine ha detto che vorrebbe arrivare a costituire un’unica autorità regionale a maggioranza pubblica per la gestione della risorsa idrica e degli interventi legati al ciclo delle acque, subito dopo etichettando la sua affermazione come un auspico che deriva da un “illuminismo leopoldino al quale ogni tanto mi lascio andare”.
Il presidente di Gaia, Nicola Lattanzi, si è detto soddisfatto della firma.
“L’Accordo di programma – ha puntualizzato – è stato fortemente voluto dal gestore Gaia S.p.A. Un punto essenziale dell’Accordo per noi resta la realizzazione di uno studio idrologico delle acque del territorio, in grado di portare alla luce l’insieme complesso di cause che concorrono ai problemi di balneazione. Da parte nostra, Gaia assicura il massimo impegno affinché i lavori siano realizzati nei tempi e nelle modalità previste dall’accordo.”
Gaia S.p.A. gestirà gli interventi di estensione e adeguamento di parti di rete fognaria in vari comuni e di adeguamento funzionale dei depuratori di acque reflue urbane. In particolare il potenziamento del depuratore di Fossa Maestra a Carrara, il depuratore di Lavello a Massa, e il depuratore di Querceta, nonché il raddoppio del depuratore di Viareggio. Verranno inoltre realizzate vasche di prima pioggia per la depurazione delle portate meteoriche in eccesso.
“Questo accordo è anche il prodotto delle tariffe del Servizio Idrico Integrato – ha detto Alessandro Mazzei, direttore generale dell’Autorità Idrica Toscana – approvate in tempi utili dai sindaci dell’Autorità e convalidate dall’autorità nazionale. Perciò buona parte degli interventi giustamente sollecitati dal presidente Rossi saranno realizzati grazie alle tariffe dell’acqua, ben 23 milioni di euro su 40. Inoltre, in seguito l’Autorità Idrica Toscana si impegna a monitorare l’esecuzione dell’accordo che dovrà garantire gli interventi da parte di Gaia e la necessità dei Comuni di fornire servizi collettivi migliori, per andare oltre i problemi che hanno procurato recentemente non pochi disagi ai cittadini e agli operatori economici”.