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Lula taglia del 30% la deforestazione in Amazzonia

I dati Inpe per i primi 5 mesi dell’anno sono molto positivi. La foresta tropicale si è rimpicciolita di 1.986 km2, un terzo in meno rispetto a 2.867 km2 dello stesso periodo del 2022. Male invece il Cerrado, anche a maggio cresce la deforestazione con un preoccupante +83%

Deforestazione in Amazzonia: con Lula, -31% in 5 mesi
Foto di Marek Studzinski su Unsplash

In settimana presentato il piano dettagliato per contrastare la deforestazione in Amazzonia

(Rinnovabili.it) – Continua a scendere il tasso di deforestazione in Amazzonia. A maggio sono spariti 821 km2 di foresta tropicale pluviale, una flessione di circa il 10% rispetto ai 900 km2 dello stesso mese del 2022. Lo ha comunicato ieri il ministero dell’Ambiente brasiliano diffondendo i dati dell’Inpe, l’istituto nazionale per la ricerca spaziale che si occupa del monitoraggio via satellite dell’Amazzonia e degli altri ecosistemi a rischio desmatamento illegal, il Cerrado e il Pantanal.

Un dato, quello di maggio, che conferma la tendenza positiva che si è instaurata con l’arrivo di Lula alla presidenza. Nei primi cinque mesi del 2023, infatti, la deforestazione in Amazzonia è crollata del 31% rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono scomparsi 1.986 km2 di foresta contro i 2.867 dell’anno scorso.

Nuove risorse per la lotta alla deforestazione in Amazzonia

Il calo potrebbe riflettere le prime contromisure adottate dal nuovo governo per contrastare il fenomeno. L’Ibama, l’Istituto brasiliano dell’ambiente e delle risorse naturali rinnovabili, cioè il braccio amministrativo del ministero dell’Ambiente, ha iniziato a comminare multe per i responsabili identificati di disboscamento illegale in modo più sistematico. Sempre nei primi 5 mesi dell’anno il totale contestato arriva a oltre 400 milioni di dollari, il 160% in più rispetto al passato. Sono state anche sanzionate oltre 2.200 fattorie per comportamenti dannosi per l’ambiente. Sempre male invece il dato della deforestazione nel Cerrado, la più grande savana tropicale che si trova a sud dell’Amazzonia. A maggio il disboscamento ha segnato +83%.

Il governo brasiliano ha ufficialmente presentato, in questi giorni, l’ultima edizione del Piano di Prevenzione e Combattimento della Deforestazione nell’Amazzonia Legale (PPCDAm). Un piano ambizioso che stabilisce 130 obiettivi da raggiungere entro il 2027. E contiene misure concrete per preservare l’Amazzonia. Tra le azioni previste, l’embargo delle aree soggette a deforestazione (cioè il divieto di usarle per qualsiasi attività, così da disincentivare la pratica), l’applicazione di severe sanzioni pecuniarie, l’aumento del personale impiegato per la sorveglianza, l’intensificazione delle ispezioni sul campo e la regolarizzazione dei titoli di proprietà delle terre.