Rinnovabili • Deforestazione dell’Amazzonia: gli USA fanno un favore a Bolsonaro Rinnovabili • Deforestazione dell’Amazzonia: gli USA fanno un favore a Bolsonaro

Sulla deforestazione dell’Amazzonia, Biden strizza l’occhio a Bolsonaro

Gli Stati Uniti insieme ai ministri di UK e alcuni paesi europei stanno negoziando con il Brasile di Bolsonaro. Sul tavolo lo stop alla distruzione della foresta pluviale in cambio di denaro. Molto denaro: Bolsonaro vuole 1 miliardo l’anno

Deforestazione dell’Amazzonia: gli USA fanno un favore a Bolsonaro
Foto di David Mark da Pixabay

In corso negoziati dietro le quinte sul futuro della deforestazione dell’Amazzonia

(Rinnovabili.it) – I negoziati si stanno svolgendo a porte chiuse. Dentro le stanze (online) solo le delegazioni degli Stati Uniti e del Brasile. Fuori la società civile, con grande disappunto degli attivisti. Che temono il peggio già solo per il semplice fatto che esista questo dialogo tra Washington e il governo brasiliano. Il tema è la deforestazione dell’Amazzonia e la nuova amministrazione Biden sembra davvero intenzionata a trovare un accordo con il presidente Bolsonaro: soldi in cambio di garanzie di tutela della più preziosa foresta pluviale al mondo.

Da qualche tempo americani e brasiliani si stanno confrontando con dei meeting virtuali sul tema della deforestazione dell’Amazzonia. Iniziativa di Biden, che pare voglia arrivare a un accordo di qualche tipo con Bolsonaro almeno prima della COP26. Secondo il Guardian sono coinvolti anche ministri britannici ed europei: UK e Italia co-organizzano il summit sul clima di Glasgow del prossimo novembre. Il ritmo di un incontro a settimana fa capire che non è solo un esercizio pro forma, i negoziati puntano davvero a ottenere qualche risultato concreto.

Ascolta il podcast di Rinnovabili.it, metti in cuffia la sostenibilità

E’ in quella sede che si sta mettendo un prezzo alla foresta pluviale. Bolsonaro chiede 1 miliardo di dollari l’anno per ridurre la deforestazione dell’Amazzonia del 30 o forse 40%. Un terzo della somma sarebbe destinata a non meglio precisate azioni per contrastare direttamente il disboscamento illegale. La parte restante invece andrebbe a misure per lo sviluppo economico della regione.

Se come sembra ci sarà un accordo, per molte ong si tratterà di un precedente pericolosissimo. Sopratutto perché equivale a legittimare delle politiche – in questo caso di Bolsonaro – che fanno acqua da tutte le parti. Il presidente brasiliano ha impiegato l’esercito per silenziare opposizioni e società civile con la scusa della protezione ambientale, ma i risultati certificati dalle stesse agenzie federali del paese rivelano che la deforestazione è aumentata da quanto Bolsonaro si è insediato.

Leggi anche Bolsonaro ha usato il Covid per intensificare la deforestazione dell’Amazzonia

Un gruppo di 199 organizzazioni della società civile ha pubblicato oggi una lettera congiunta rivolta all’amministrazione statunitense in cui afferma che qualsiasi accordo con il governo brasiliano equivale a una pacificazione. “Non è ragionevole aspettarsi che le soluzioni per l’Amazzonia e la sua gente vengano da negoziati fatti a porte chiuse con il tuo peggior nemico”, si legge nella lettera. “Il governo Bolsonaro cerca a tutti i costi di legalizzare lo sfruttamento dell’Amazzonia, causando danni irreversibili ai nostri territori, ai popoli e alla vita sul pianeta”.