Rinnovabili

Bolsonaro vuole 1 miliardo l’anno per non distruggere l’Amazzonia

Deforestazione: Bolsonaro chiede 1 mld di dollari per non distruggerla
via depositphotos.com

Con quella somma promette di ridurre la deforestazione anche del 40%

(Rinnovabili.it) –  L’Amazzonia non è patrimonio dell’umanità e quello che il Brasile decide di fare con la principale foresta pluviale della Terra è affar suo. Ma per fermare la deforestazione servono i soldi di tutti. E nemmeno pochi: 1 miliardo di dollari ogni anno per spegnere le motoseghe e fare un favore al clima e alla biodiversità. E’ con questa proposta ‘strabica’ che Ricardo Salles, ministro per l’Ambiente brasiliano, rilancia sull’impegno ambientale del suo paese e sfida la comunità internazionale.

Secondo il fedelissimo di Bolsonaro, con 1 miliardo di dollari ogni 12 mesi il Brasile sarebbe in grado di frenare la deforestazione del 30-40%. Un terzo della somma sarebbe destinata a non meglio precisate azioni per contrastare direttamente il disboscamento illegale. La parte restante invece andrebbe a misure per lo sviluppo economico della regione. Misure che restano fumosissime, anche se Salles si affretta a precisare che sarebbero pensate per dare opportunità alternative a chi ha tradizionalmente fatto affidamento sull’Amazzonia per la propria sussistenza.

Leggi anche Scandalo Facebook per la deforestazione dell’Amazzonia, Bolsonaro fa finta di nulla

Senza nemmeno mascherare molto le vere intenzioni, questa proposta non è altro che mantenere lo status quo ma con denaro altrui. Da quando è salito al potere a inizio 2019, Bolsonaro ha dato il via a una nuova ondata di sfruttamento delle risorse dell’Amazzonia. La deforestazione ha accelerato il passo e uno studio uscito a marzo su Frontiers in Forest and Global Change rivelava che ormai la foresta pluviale è un contributore netto di gas serra: un’inversione epocale.

Per portare avanti questo progetto, Bolsonaro si è rivolto ai suoi (ex) compagni d’arme e ha affidato proprio ai militari una campagna contro la deforestazione a dir poco opaca. Che non ha fermato le motoseghe, ma ha intimidito attivisti e giornalisti. E non sorprenderà sapere che la proposta di Salles prevede di lasciare l’esercito a guidare la lotta per salvare l’Amazzonia. Motivo? Costano meno i soldati che i funzionari dell’Ibama, l’agenzia per la protezione ambientale brasiliana.

Leggi anche Adesso l’Amazzonia contribuisce al riscaldamento globale

Exit mobile version