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Decreto FER X, in consultazione ancora per una settimana

Il MASE ha deciso di prorogare al 25 settembre ore 12.00 il termine per l'invio dei contributi al nuovo schema di decreto

Decreto FER X
Foto di American Public Power Association su Unsplash

Decreto FER X, focus su Cfd e rinnovabili mature

(Rinnovabili.it) – C’è ancora una settimana di tempo per partecipare alla consultazione pubblica sul Decreto FER X, l’atto ministeriale sulle nuove modalità di accesso agli incentivi per le rinnovabili nazionali. La bozza, posta in lettura dall’8 agosto, introduce alcune modifiche al sistema incentivante italiano sulla base di quanto richiesto dal decreto di recepimento della RED II europea (decreto legislativo n. 199 del 2021).

Nel dettaglio il testo si focalizza sugli impianti a fonti rinnovabili “con costi di generazione vicini alla competitività di mercato”. Vale a dire gli impianti eolici, fotovoltaici, idroelettrici e di trattamento di gas residuati dai processi di depurazione. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica aveva aperto a tutti gli interessati il documento per raccoglierne i pareri prima della finalizzazione. Ma come spiegato dallo stesso Dicastero sul proprio sito web “in seguito alle istanze pervenute da alcuni stakeholder, il termine per l’invio dei contributi è prorogato al 25 settembre 2023, ore 12.00”.

La modalità di partecipazione è sempre la medesima: le parti interessate potranno inviare le loro osservazioni all’indirizzo di posta elettronica PEC cee@pec.mite.gov.it utilizzando il Modulo di adesione (odt) allegato alla consultazione e indicando come oggetto della mail “Consultazione DM FERX”.

Ricordiamo che il Decreto FER X interessa da un lato gli incentivi alle rinnovabili (compresi gli interventi di riattivazione di impianti dismessi, integrale ricostruzione e potenziamenti) e dall’altro le modalità evolutive ipotizzate per i contratti alle differenze a due vie, anche noti come CfD. Rientrano nell’ambito di applicazione del decreto anche interventi tecnologici configurati come multi-sezione, pure se riferiti a singole sezioni di impianto nel caso di sottoscrizione di contratti di approvvigionamento di energia elettrica di lungo termine. “Questo decreto che rivede e attualizza i meccanismi di supporto ‘storici’ del settore – commentava il ministro Pichetto – rappresenta un altro tassello della politica ambientale del governo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione al minor costo per il consumatore finale, dando maggiori certezze alle imprese ed incrementando la nostra indipendenza e sicurezza energetica”.