Decreto FER 2 ed aste rinnovabili, novità in arrivo
(Rinnovabili.it) – Il Ministero della Transizione Ecologica è al lavoro per chiudere una serie di atti fondamentali alla programmazione energetica italiana. Primo fra tutti il Decreto FER 2, il provvedimento d’incentivazione delle rinnovabili “innovative”. A riferirlo è il ministro Roberto Cingolani audito ieri dalle Commissioni Ambiente e Attività produttive alla Camera. Rispondendo alle domande dei parlamentari, Cingolani è tornato sulla questione degli obiettivi green nazionali e sulle modalità di attuazione del PNRR per la parte di sua competenza. “In questi giorni siamo facendo riunioni costanti, in particolare sul decreto FER 2”, ha spiegato il ministro. “Abbiamo già la bozza che stiamo chiudendo per la valutazione interna e a breve sarà resa disponibile”.
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Il dicastero sta lavorando anche sugli attuali nodi del settore delle rinnovabili. “Spero nelle prossime settimane di rendere pubblico sul sito del Mite il nostro cronoprogramma. In materia di rinnovabili l’idea è quella di presentare, per i prossimi 5 anni, i periodi nei quali è prevista l’asta e la sua dimensione, in maniera tale che le aziende e gli investitori si possano preparare […] C’è già un grosso portafoglio di progetti, alcuni già con VIA, altri da autorizzare, che in realtà sarebbero pronti. Si parla di 20 GW. Lavorando meglio sulle semplificazioni e su tutto il comparto, potremo recuperare la mancanza di fiducia che c’è sulle nostre aste”.
Il tema delle green energy richiama immediatamente quello del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. L’Italia al pari degli altri Stati membri, è chiamata a rivedere al rialzo i target 2030 alla luce dei nuovi orientamenti comunitari, Legge europea sul clima in primis. “Stiamo recependo i nuovi obiettivi della Commissione europea e riorganizzando il testo. Sarà disponibile prima della pausa estiva“, afferma il numero uno del MiTE confermando anche la consegna del PiTESAI il prossimo 30 settembre.
Il ruolo del gas naturale
L’attenzione verte anche sulla gestione della futura rete elettrica e sul ruolo del gas naturale nel piano energetico nazionale. “Se aumentiamo il contingente rinnovabile – spiega Cingolani – dovrò anche aumentare gli stabilizzatori” con un rapporto che solitamente si aggira sul 3:1. A fornire questa stabilità “oggi è il gas, domani gli accumulatori, o più ragionevolmente combinazione di gas e accumulatori”. Per il ministro sarà l’evoluzione tecnologia a dettare il percorso più efficiente, anche in considerazione delle altre forme di flessibilità, idroelettrico a pompaggio compreso. Realizzando i nuovi 40 invasi in programma per l’agricolo ad esempio, “si può pensare di fare il pompaggio e prendere da lì una parte della capacità stabilizzante”.
Si parla anche di rifiuti e decreti End of Waste. Il nuovo dipartimento sull’economia circolare si sta occupando della questione “I principali (decreti) sono stati licenziati, alcuni stati aggiornati e altri sono in arrivo. Non voglio dare una data credo che il tutto sarà pronto entro l’estate, perché ne abbiamo un urgente bisogno per l’operazione che sta partendo sull’economia circolare”.