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Decreto Bollette, le novità del DL da 3 mld approvato dal Governo

Decreto Bollette, le novità del DL da 3 mld approvato dal Governo

Decreto Bollette 2025, vincono le misure tampone

Fumata bianca per l’atteso Decreto Bollette 2025. Il Consiglio dei Ministri ha approvato stamane lo schema del Decreto-Legge recante “Misure urgenti in favore delle famiglie e delle imprese di agevolazione tariffaria per la fornitura di energia elettrica e gas naturale, di riduzione dell’onere fiscale, nonché per la trasparenza delle offerte al dettaglio”.

Sette articoli legati per lo più alla contingenza, come ha avuto modo di spiegare in conferenza stampa lo stesso ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Un pacchetto di misure dal valore complessivo di “3 miliardi di euro“, pensato per tamponare la situazione in attesa che la volatilità dei prezzi energetici si riassopisca.

Ma l’approccio emergenziale – lo stesso che ad onor del vero ha caratterizzato tutti i decreti energia dallo scoppio della crisi in poi – è stato accolto piuttosto freddamente da opposizione e associazioni di consumatori. Quello che appare evidente, ancora una volta, è come manchino vere misure strutturali, forse delegate alle future mosse di stampo comunitario (vedi il Piano d’azione per l’energia accessibile, ecco la strategia UE salva bollette). 

Bonus energia da 200 euro

Le norme più importanti? “La principale è l’estensione fino a 25mila euro di ISEE del contributo straordinario sul bonus sociale. Andrà a valere sulle bollette del prossimo trimestre”. In altre parole verranno riconosciuti 200 euro sulle forniture di energia elettrica per tutti i clienti domestici con redditi medio bassi. O per meglio dire, con valori dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) fino a 25.000 euro.

All’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) il compito di deliberare tale contributo nel limite delle risorse disponibili. Risorse che proverranno direttamente dal bilancio della Cassa per i servizi energetici e ambientali alimentato dagli introiti del servizio di riempimento di ultima istanza erogato dal GSE.

Altri 2 anni al regime di Maggior Tutela

E ancora: rinvio di due anni del passaggio al mercato libero dei clienti domestici e delle microimprese vulnerabili, mentre la società Acquirente unico svolgerà la relativa funzione di approvvigionamento sulla base di condizioni stabilite, in via d’urgenza, dall’ARERA.

Lo strumento chiave è ancora una volta la stipula di contratti bilaterali a termine anche a prezzi fissi, con operatori del mercato all’ingrosso selezionati all’esito di procedure competitive. A patto che tali prezzi non siano superiori alla media a termine “rilevabile nei mercati europei caratterizzati da maggiore liquidità per i prodotti a termine di analoga durata”.

Utilizzo del gettito IVA per i vulnerabili

Introdotto nel nuovo Decreto Legge Bollette 2025 anche un meccanismo che riprende quello esistente per i carburanti. “L’incremento del gettito IVA connesso all’aumento della componente gas ed elettricità, superiore a quello previsto nel documento di programmazione economica del 20% – spiega il Ministro Giorgetti – fluirà in un fondo sempre destinato ai vulnerabili“.

 In questo caso il MASAF di concerto al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, emetterà un decreto per accertare le maggiori entrate dell’Imposta sul Valore Aggiunto derivanti dall’aumento del prezzo del gas naturale. L’accertamento riguarderà i consumi di gas per usi domestici e di energia elettrica nelle abitazioni, relativi al bimestre solare precedente a quello del provvedimento. Queste entrate fiscali aggiuntive, generate dall’aumento dei prezzi energetici, verranno quindi usate in parte per compensare i costi sostenuti dalle famiglie e microimprese più in difficoltà.

Il Piano per il clima nel Decreto Bollette

“C’è poi l’indicazione dell’utilizzo delle risorse Piano per il clima, stimate attorno a 8 mld dal 2026 al 2032, destinandole anche a supportare e sostenere le situazioni di vulnerabilità”.

Recita il Decreto Bollette 2025:

“Nell’ambito delle misure di attuazione del Piano sociale per il clima di cui al Regolamento (UE) 2023/955 del 10 maggio 2023, nel rispetto delle finalità previste dal medesimo Regolamento, sono previste specifiche misure di investimento e sostegno per famiglie e microimprese vulnerabili, in misura non superiore al 50% del totale delle risorse disponibili, anche con modalità flessibili e diversificate in ragione dell’andamento dei prezzi dei prodotti energetici, in maniera da garantire misure di intervento immediato per la riduzione dei possibili impatti negativi ai fini dell’accesso a servizi energetici essenziali”.

Inoltre:

“Dalla data di entrata in vigore del presente decreto, i clienti forniti nell’ambito del servizio a tutele graduali che dovessero acquisire la qualifica di clienti vulnerabili continuano a essere serviti nel medesimo servizio fino alla fine del periodo di assegnazione dello stesso (31 marzo 2027), ferma restando la loro facoltà di concludere in ogni momento un nuovo contratto nell’ambito del mercato libero, ovvero con l’esercente la maggior tutela competente per area territoriale”.

Aiuti alle imprese

In arrivo anche interventi per il tessuto produttivo italiano. “Per le piccole imprese c’è l’azzeramento degli oneri di sistema”, spiega il Ministro. Il provvedimento riporta l’annullamento per un semestre della parte della componente ASOS applicata all’energia prelevata per i clienti non domestici con potenza disponibile superiore a 16,5 kW. Non solo. Per gli stessi è prevista anche una disposizione che anticipa i 600 milioni derivanti dalle aste ETS per il finanziamento del Fondo per la transizione energetica nel settore industriale. 

Definizione dei contratti tipo

“Sono presenti anche due interventi di sistema: uno definisce i contratti tipo sul mercato libero, mercato che oggi vede un fiorire di offerte, tra le più più diverse e anche le più incomprensibili per il consumatore. La definizione di un contratto tipo, definito da Arera, su cui far maturare il miglior prezzo possibile potrebbe anche” migliorare la libera concorrenza. Infine il DL Bollette prevede un irrobustimento delle disposizioni per quanto riguarda i controlli, le sanzioni amministrative e l’incasso.

Conferenza stampa del Consiglio dei Ministri n. 116
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