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Il Decreto #ambienteprotetto diventa legge

Più risorse per l’efficienza energetica delle scuole, procedure più veloci e semplici contro il dissesto idrogeologico e procedure semplificate per le bonifiche e la messa in sicurezza

Il Decreto #ambienteprotetto diventa legge

 

(Rinnovabili.it) – A undici giorni dall’approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto #Ambienteprotetto, il provvedimento entra definitivamente in vigore con la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione oggi in gazzetta ufficiale. Il nuovo pacchetto di misure aggiorna la normativa ambientale italiana seguendo tre direttrici:  il superamento dello stato di emergenza, la semplificazione delle procedure  il superamento delle diverse infrazioni comunitarie che pendono sul Belpaese. L’obiettivo, spiega il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, è “rendere più efficiente l’intero sistema ambientale, su cui è fondamentale investire per il rilancio del Paese”. Una nuova partenza che agisca da subito sulle attuali criticità ambientali, con norme in grado di “fermare gli scempi compiuti sul territorio nazionale alle spalle dei cittadini e con misure immediatamente operative per difendere il nostro ecosistema, risparmiare soldi e velocizzare le procedure senza recedere di un millimetro sulla tutela dell’Ambiente”.

 

RIFIUTI Come già riportato da Rinnovabili.it, il decreto #Ambienteprotetto interviene sulla questione rifiuti con un ampio spettro di misure, a cominciare dalla concessione agli enti locali di uno specifico potere di “requisizione in uso” degli impianti destinati alla gestione in caso di crisi. Si interviene inoltre con una modifica sul decreto legge “Terra dei Fuochi”, prevedendo che le indagini possano essere estese ai terreni agricoli non oggetto di indagine perché coperti da segreto giudiziario, e di quelli oggetto di sversamenti resi noti a conclusione delle indagini. E’ nominato un commissario straordinario per la realizzazione dell’impianto di termovalorizzazione dei rifiuti a Salerno, che provveda alla stipula del contratto e a tutti gli adempimenti per portare a termine l’opera.

 

INQUINAMENTO Il decreto prevede una procedura semplificata per gli interventi di bonifica e messa in sicurezza dei territori: “per i soggetti che garantiscono di poter ridurre il livello di “concentrazione soglia di contaminazione”, con un programma di interventi dai tempi certi, è previsto un procedimento di approvazione veloce, fermo restando il controllo delle Arpa sui dati tecnici e sul raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’inquinamento”. Procedure semplificate anche per il recupero dei rifiuti, sempre a condizione di rispettare tutti i criteri di salvaguardia ambientale e della salute. Viene prevista inoltre una qualificazione specifica per le imprese che sono chiamate a realizzare le attività legate allo smantellamento e alla messa in sicurezza degli impianti nucleari. “I criteri (categorie di lavorazioni e requisiti speciali per l’acquisizione della qualifica da parte delle imprese) sono determinati, entro 30 giorni, con decreto dei ministeri competenti (Ambiente, Infrastrutture, Sviluppo Economico, Salute)”.

In caso di danni all’ambiente marino derivante da incidenti su navi che trasportano idrocarburi, la responsabilità solidale ricade anche sul proprietario del carico che per dolo o colpa grave ha scelto di utilizzare navi non rispettose degli standard richiesti. Un passo importante verso un sistema di piena responsabilizzazione che scoraggi l’utilizzo di “carrette del mare” a basso costo per il trasporto di sostanze in grado di danneggiare l’ambiente.

 

 

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