Nella serata di giovedì il Consiglio dei ministri ha approvato le nuove misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti, a cui vanno 9,1 miliardi di euro
Dalla lotta al caro bollette all’incremento della produzione di gas naturale
(Rinnovabili.it) – Fumata bianca per il Decreto Aiuti Quater. Come promesso nei giorni scorsi, il Governo Meloni ha approvato le nuove misure urgenti contro il caro energia, un pacchetto di interventi che mira soprattutto ad estendere i sostegni statali già elargiti fino alla fine dell’anno. Ma non solo. Il nuovo Dl Aiuti interviene anche sulla questione del gas nazionale, rimuovendo il limite delle 12 miglia. E introduce possibili novità sul Superbonus 2023 sia per i condomini che per le villette unifamiliari e per i proprietari di singole abitazioni.
Decreto Aiuti Quater, quali misure contiene?
La maggior parte degli interventi disciplinati dal Dl Aiuti Quater ricadono nella politica di contrasto al caro bollette. Misure che saranno finanziate con quei 9,1 miliardi di euro provenienti dall’extragettito fiscale e “avanzati” dal precedente Governo. Di questi, 3,4 miliardi serviranno a sostenere la proroga fino alla fine dell’anno dei crediti d’imposta energetici per le imprese. Comprese le piccole attività come bar, ristoranti e negozi con potenze impegnate dai 4,5 kW in su.
L’entità dell’incentivo rimane quella fissata nello scorso Decreto Aiuti: un contributo del 40% sulla spesa sostenuta dai grandi consumatori industriali per elettricità e gas e, per tutte le altre aziende e imprese, un 30% sulla bolletta elettrica e un 40% su quella del gas. Per le imprese nazionali è prevista anche l’eventuale rateizzazione dei pagamenti per elettricità e gas. Fino ad un massimo di 36 rate mensili per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 (e fatturati entro il 30 settembre 2023).
E’ stata alzata la soglia di tassazione dei Fringe Benefit in ambito energetico – introdotta con il DL Aiuti bis – portandola da 600 a ben 3.000 euro. Di cosa si tratta? Di una forma di retribuzione in beni e servizi erogata dall’azienda e che figura mensilmente nella busta paga del dipendente. L’intervento legislativo per mette di incrementare tetto dell’esenzione fiscale per le somme erogate o rimborsate dal datore per il pagamento delle utenze domestiche.
Inoltre il Decreto Aiuti Quater stanzia 1,3 miliardi di euro per la proroga fino al 31 dicembre 2022 dello sconto fiscale sulle accise della benzina e del diesel, confermando il taglio di 30,5 centesimi al litro. Per il GPL lo sconto è di circa 10 al Kg.
Trivelle anche a 9 miglia dalla costa
L’aumento della produzione di gas nazionale è uno dei temi più caldi del momento. La misura, introdotta sotto il Governo Draghi, ha oggi nuovi sostegni, a cominciare dalla rimozione di alcuni paletti ambientali importanti. Il quarto Decreto Aiuti incrementa, infatti, le quantità estraibili da coltivazioni esistenti in zone di mare e autorizza nuove concessioni tra le 9 e le 12 miglia in deroga al decreto legislativo del 2006. A patto che le zone garantiscano un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a 500 milioni di metri cubi e non siano interessate da fenomeni di subsidenza. Il provvedimento prevede anche un ulteriore finanziamento a copertura delle spese sostenute dal GSE (Gestore dei servizi energetici) per l’acquisto di gas naturale, prorogando fino al 31 marzo 2023 il termine entro l’ente potrà cedere il carburante acquistato a prezzi calmierati.
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Superbonus 2023, si riduce il bonus per i condomini
Il CdM ha anche anticipato la possibile rimodulazione al 90% della detrazione per le spese di riqualificazione energetica sostenute nel 2023 dai condomini, introducendo la possibilità, anche per il 2023, di accedere al beneficio per i proprietari di singole abitazioni, a condizione che si tratti di prima casa e che i proprietari stessi non raggiungano una determinata soglia di reddito (15mila euro l’anno, innalzati in base al quoziente familiare). Il superbonus si applica invece al 110% fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari che abbiano completato il 30 per cento dei lavori entro il 30 settembre 2022. Queste modifiche alla normativa sono indicate nella bozza del DL come misure “in valutazione”.