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Il ddl sicurezza energetica UK punta su idrogeno, nucleare e CCUS

Il nuovo Energy Security Bill britannico, presentato a luglio, esplorerà il ruolo dell’idrogeno nel riscaldamento e fornirà il primo regime normativo per gli impianti nucleari a fusione

ddl sicurezza energetica UK
Foto di Jordhan Madec su Unsplash

Le novità del ddl sicurezza energetica UK

(Rinnovabili.it) – Un sistema energetico più pulito, conveniente e sicuro. Questo l’obiettivo a cui punta il nuovo Energy Security Bill britannico, il disegno di legge sulla sicurezza energetica UK presentato lo scorso 6 luglio al Parlamento. Oggi il Governo ha pubblicato una serie di schede per approfondire (testo in inglese) le molteplici misure del provvedimento, mentre il testo è pronto per la terza lettura alla Camera dei Comuni.

“Negli ultimi dieci anni il Regno Unito ha costruito uno dei sistemi energetici più diversificati al mondo, ma i governi precedenti non sono riusciti a effettuare investimenti [nelle tecnologie a zero emissioni], il che ci ha lasciato nella situazione attuale. Il disegno di legge porterà avanti gli impegni chiave per indirizzare una cifra senza precedenti di 100 miliardi di sterline di investimenti del settore privato entro il 2030 in nuove industrie britanniche sostenendo circa 480.000 posti di lavoro puliti entro la fine del decennio“, si legge nella pubblicazione odierna.

Idrogeno, cattura della CO2 e nucleare

Uno dei primi obiettivi della strategia energetica del Regno è puntare sulla cattura del carbonio. Come? Introducendo modelli di business all’avanguardia per la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della CO2 (CCUS). E realizzando e potenziando nel contempo le reti di trasporto dell’anidride carbonica.

Ma l’attenzione infrastrutturale guarderà anche l’idrogeno, vettore numero uno del ddl sicurezza energetica UK. “Consentiremo la realizzazione di grandi comunità sperimentali per il riscaldamento a idrogeno entro il 2025, fornendo prove cruciali per orientare le decisioni strategiche nel 2026 sul ruolo dell’H2 nella decarbonizzazione del settore termico“. Non solo. Le nuove norme mirano a stabilire un meccanismo basato sul mercato per l’industria del calore a basse emissioni di carbonio per aumentare gli investimenti e ridurre il costo delle pompe di calore elettriche, attraverso economie di scala e innovazione.

Lato famiglie, la legge sulla sicurezza energetica UK aiuterà i consumatori a gestire la propria domanda di energia e a tagliare le bollette, preparerà il terreno per modificare il regime di prestazione energetica degli edifici derivato dall’UE. Un capitolo è riservato anche al nucleare “L’ambizione del governo è aumentare la capacità del nucleare nel Regno Unito fino a 24 GW entro il 2050”. Con un occhio anche a quello di “nuova generazione”. Saremo il primo paese a legiferare sulla fusione, fornendo chiarezza sul regime normativo” per i futuri impianti.