Definiti i principali aspetti in ordine ai Progetti di Data Center soggetti a valutazione ambientale
Rendere i Data Center sostenibili è una delle nuove priorità del settore ICT (Information & Communication Technology) e delle norme europee, in particolare la recente rifusione della Direttiva sull’Efficienza Energetica. In Italia uno degli strumenti per facilitare tale obiettivo è rappresentato dalle nuove Linee guida per le procedure di valutazione ambientale.
Redatte dalla Direzione Generale Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE), le regole sono state adottate in questi giorni grazie al Decreto n. 257 del 02/08/2024. Si tratta come spiega il viceministro all’Ambiente e Sicurezza energetica Vannia Gava di “una iniziativa storica, unica a livello europeo, giunta dopo serrato confronto della Commissione VIA – VAS con i maggiori proponenti a livello nazionale ed internazionale“. L’obiettivo? Indirizzare in modo specifico le istanze relative a questa particolare tipologia di opere, , descrivendo le metodologie applicabili e chiarendo le modalità di adempimento degli obblighi previsti dalla normativa di settore.
Data center e consumi
Secondo stime fornite dalla Commissione Europea oggi i centri di elaborazione dati rappresentano circa il 3% della domanda di elettricità dell’Unione. Ma la cifra è destinata ad aumentare in modo significativo nei prossimi anni sotto la spinta di servizi e tecnologie emergenti come l’intelligenza artificiale, lo streaming, il cloud gaming, la blockchain, il machine learning e la realtà virtuale.
“Da qui – sottolinea Gava – la necessità di indirizzarli verso una maggiore efficienza ai fini della sostenibilità, portando un robusto contributo al raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati”.
A livello europeo il primo passo è stato compiuto con l’adozione a marzo di quest’anno di nuovo regolamento delegato per istituire un sistema a livello UE che valuti la sostenibilità dei data center dell’UE. Un passaggio fondamentale che stabilisce i primi indicatori di sostenibilità da impiegare per la classificazione di queste infrastrutture.
Le linee guida del MASE invece mirano a definire i principali aspetti in ordine di Progetti di Data Center soggetti a valutazione ambientale. E, più precisamente, quelli assistiti da gruppi elettrogeni di emergenza con potenza superiore complessivamente a 50 MWt.
Le linee guida del MASE per la realizzazione e la gestione sostenibile dei Data Center
Il documento sottolinea come i soggetti interessati alla realizzazione di centri di eleborazione dati siano tenuti ad assoggettare i propri progetti alternativamente:
- a verifica di assoggettabilità a VIA (se il progetto non determina potenziali impatti ambientali significativi e quindi può essere escluso dal procedimento di VIA);
- a valutazione di impatto ambientale.
In ogni caso la valutazione deve essere estesa a tutti i potenziali impatti dei Data Center, quindi quelli su territorio, suolo, acqua, aria e clima, salute umana, biodiversità, patrimonio culturale e paesaggio.
Tra gli aspetti progettuali da tenere in conto le linee guida per i data center sostenibili riservano un capitolo anche all’autoproduzione e all’efficienza energetica. Riporta il testo:
“Deve essere prevista una produzione di energia da fonti rinnovabili, con la massima copertura possibile con impianti fotovoltaici di tetti, tettoie e superfici impermeabilizzate comprese quelle eventualmente previste per le aree di parcheggio. Deve essere previsto, ove possibile, il recupero per il raffreddamento e fatto utilizzo della geotermia per il condizionamento degli spazi interni. Dovranno essere adeguatamente individuati e distinti gli usi per raffreddamento industriale diretto o indiretto e quelli riconducibili a geotermia in impianti a pompa di calore, anche per dei corretti regimi da applicare alle eventuali concessioni di derivazione e alle autorizzazioni allo scarico”.
Consulta qui le linee guida del MASE