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Cuneo salino, aperto un tavolo emergenziale

Incontro per trovare una soluzione all’approvvigionamento di acqua ad Andora dove da cinque mesi dai rubinetti di casa esce acqua salata, a causa della siccità

Di Riky_Volpe – Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=48229652

Per il Comune di Andora

Genova. Sarà l’Università di Firenze già consulente di Regione Liguria dopo l’emergenza Alex che aveva colpito il territorio regionale nel 2020, a supportare le Province di Imperia, Savona, il Comune di Andora, i soggetti gestori a verificare eventuali soluzioni idonee e compatibili di carattere tecnico per superare l’emergenza del cuneo salino che nelle ultime settimane sta attanagliando il Comune di Andora. La consulenza verrà attivata e finanziata dalla Protezione civile regionale dopo che l’assessore regionale competente ha risposto con una prima convocazione d’urgenza di tutti i soggetti interessati all’appello del sindaco in difficoltà nel far fronte a una situazione che sta diventando molto critica.

Nell’incontro di oggi erano presenti oltre all’assessore Giampedrone, tutti i soggetti che hanno un interessate diretto, compresa la provincia di Savona che oggi non è quella dell’Ato di competenza del territorio di Andora, nell’ipotesi di trovare soluzioni.

Un incontro che si è reso necessario per capire come muoversi e trovare una soluzione all’approvvigionamento di acqua ad Andora dove da cinque mesi dai rubinetti di casa esce acqua salata, a causa della siccità. Un problema di emergenza a cui anche il masterplan del Roja potrebbe dare una soluzione immediata.

“Dobbiamo capire se è possibile trovare una soluzione di tipo emergenziale o strutturale – spiega l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone – abbiamo preso atto di alcune valutazioni di carattere tecnico che bisogna approfondire, e che sono comunque non sostitutive dell’intervento principale già finanziato cioè la sostituzione della condotta principale del Roja grazie ai 27 milioni provenienti dal PNRR che si concluderà nel 2025, con i primi tre lotti che verranno portati a termine entro maggio del 2023. Proposte che hanno bisogno però di un accompagnamento tecnico di valutazione di efficacia e di sostenibilità economica. Tenendo conto che tutto il territorio regionale è in emergenza siccità e che come Regione abbiamo dichiarato lo stato di emergenza che ci è stato riconosciuto e che ci ha consentito di programmare una serie di interventi. Siccome al momento non è stata individuata una soluzione tecnica precisa abbiamo pensato, congiuntamente al territorio, di affidare un incarico al Centro di competenza di Protezione civile dell’Università di Firenze che potrà fornire una soluzione idonea”.

Dopo la riunione di oggi il tavolo emergenziale si riunirà nuovamente non appena ci saranno novità soprattutto per poter individuare soluzioni anche provvisorie che consentano di approcciare al meglio la quotidianità da parte degli abitanti di Andora, anche con l’utilizzo di autobotti o desalinizzatori.