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Crisi energetica, quanto hanno speso i Paesi europei per contrastarla?

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La spesa europea contro la crisi energetica e il caro bollette raggiunge nuove vette record

(Rinnovabili.it) – Quanto hanno speso i Paesi europei per contrastare gli impatti della crisi energetica su economia e società? A fare il conto è Bruegel, think tank internazionale con sede a Bruxelles, in una nuova analisi sulle politiche fiscali nazionali attuate in risposta al caro energia. Lo studio copre il periodo tra settembre 2021 e gennaio 2023, e rivela come ad oggi i Paesi europei, Norvegia e Regno Unito compresi, abbiano già sborsato nel complesso quasi 800 miliardi di euro. Per la precisione 792 miliardi, di cui oltre 681 miliardi appartenenti all’Unione Europea.

Ovviamente per proteggere imprese e famiglie ogni Paese ha attuato la propria personale ricetta e i budget variano molto all’interno del campione. La Germania è in assoluto la nazione che ha speso di più per contrastare la crisi dell’energia. Tra imposte ridotte, regolamentazione dei prezzi al dettaglio, indennizzi per le famiglie a basso reddito e aiuti alle aziende, Berlino ha elargito quasi 270 miliardi di euro. Una cifra che eclissa facilmente ogni altro sforzo europeo in tal senso.

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Seguono Gran Bretagna, Italia e Francia, tre paesi che hanno speso a testa cifre intorno a 100 miliardi di euro. Se la valutazione si sposta però su base pro capite, in cima alla classifica appaiono Lussemburgo, Germania, Malta e Danimarca, rispettivamente con un 9,3%, 7,5%, 7,1% 6,1% del PIL.

Quello che emerge chiaramente è che la spesa stanziata per la crisi energetica abbia ormai raggiunto e superato i fondi di ripresa dal COVID-19 e la Commissione europea non nasconde più la propria preoccupazione. Ad ottobre dello scorso anno l’Esecutivo UE – a cui spetta il compito di controllare le regole del debito e del deficit del Blocco – ha ammonito gli Stati membri per esser stati troppo generosi nel sostegno statale.

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