Emissioni e decarbonizzazione al centro del piano contro la crisi climatica
(Rinnovabili.it) – Nuovi obiettivi di riduzione delle emissioni, neutralità climatica entro il 2045, misure per ridurre in fretta l’uso di combustibili fossili e salvaguardare le comunità più vulnerabili. Sono alcuni dei provvedimenti approvati ieri dalla California all’interno di un “pacchetto clima” che vale 54 miliardi di dollari. Il più grande sforzo contro la crisi climatica mai compiuto nel “Golden State”, festeggia il governatore democratico Gavin Newsom.
Gran parte delle promesse fatte da Newsom durante il suo mandato sono diventate legge. I provvedimenti impegnano la California a tagliare almeno dell’85% le emissioni di gas serra entro il 2045. Sempre per quella data, le emissioni restanti dovranno essere compensate, facendo così raggiungere la neutralità climatica allo stato. Finora, l’obiettivo ufficiale era un blando -40% di gas serra entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990.
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L’addio alle fossili ha un nuovo cronoprogramma con tappe più serrate. Resta fermo il target finale di avere una generazione elettrica completamente pulita entro il 2045. Ma si aggiungono due pietre miliari intermedie: il 90% entro il 2035 e il 95% entro il 2040. Inoltre, tutte le agenzie statali dovranno approvvigionarsi di energia da fonti rinnovabili al 100% entro il 2035, dieci anni prima di quanto previsto dalla legge. In più, è stato prolungato al 2030 l’esercizio dell’unica centrale nucleare dello stato, che fornisce il 9% dell’elettricità totale.
Sempre sul fronte dei combustibili fossili, arriva un provvedimento che tutela le comunità locali più vulnerabili. Diventerà infatti obbligatorio prevedere una zona cuscinetto per i nuovi siti di estrazione di gas e petrolio. Quasi 3 milioni di californiani vivono nel raggio di 1 km da un pozzo di petrolio o gas in funzione, soprattutto nelle contee di Kern e Los Angeles.
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Nel complesso, il pacchetto contro la crisi climatica prevede risorse, spalmate su 5 anni, di 5 miliardi per i programmi statali sul clima e sull’adattamento alla siccità, 15 miliardi per migliorare il trasporto pubblico, 6 miliardi per le auto elettriche e 8 miliardi per decarbonizzare la rete elettrica nazionale.