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Solo il 2,8% delle notizie nei tg parla della crisi climatica (e non spiega quasi mai le sue cause)

Crisi climatica: l’informazione in Italia ne parla sempre meno
Foto di George Bakos su Unsplash

L’analisi del rapporto tra informazione e crisi climatica in Italia tra settembre e dicembre 2022

(Rinnovabili.it) – Meno del 3% delle notizie date nei tg più seguiti parla direttamente o indirettamente di crisi climatica. In 4 mesi, tra settembre e dicembre 2022, sono state appena 390 i servizi che hanno trattato questo argomento. Nonostante non siano mancate ottime occasioni per farlo: dalla Cop27 in Egitto alla Conferenza internazionale sulla diversità biologica di Montreal (la Cop15), dal ritorno del nucleare nel dibattito italiano (e non solo) a importanti provvedimenti per ridurre le emissioni adottati in Europa.

Informazione sulla crisi climatica in Italia: i dati di Greenpeace

A rivelarlo è il monitoraggio quadrimestrale del rapporto tra informazione e crisi climatica in Italia condotto dall’Osservatorio di Pavia per Greenpeace. Per quanto riguarda i tg, il trend dell’attenzione al tema è in discesa. Nemmeno il picco di 176 notizie date a novembre – in concomitanza con la Cop27 – riesce a raddrizzare la situazione. E solo in 4 casi su 10 la crisi climatica è davvero al centro della notizia. La maggior parte delle volte è appena citata o relegata in posizione marginale.

A “rompere lo schermo” sono soprattutto gli eventi politici legati al clima, come le conferenze internazionali, o gli eventi climatici estremi. Le proteste degli attivisti per il clima si piazzano al terzo posto con una quota del 14% sul totale delle notizie. E in più di 9 casi su 10 i servizi non spiegano quali sono le cause del climate change antropico. I combustibili fossili vengono indicati come responsabili della crisi climatica solo in meno del 5% dei casi. E non si parla mai di greenwashing.

La situazione va meglio nei programmi di approfondimento principali dove il 25,8% delle puntate monitorate tematizza il clima. Ma anche qui il trend è in discesa, se ne parla soprattutto in occasione di disastri climatici (oltre 1/3 dei casi) e le cause sono ignorate in 3 casi su 4.

Fra i quotidiani, solo Avvenire raggiunge la sufficienza in materia ambientale in base a criteri che considerano quanto si parla di crisi climatica, se le fonti fossili vengono riconosciute come la causa principale della crisi, se evitano di dare troppa voce e spazio alle aziende più inquinanti e se c’è trasparenza in merito ai finanziamenti di quest’ultime. Hanno invece punteggi scarsi Sole 24 Ore e Stampa mentre le peggiori sono Corriere e Repubblica.

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