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“Costruiamo insieme il mondo che verrà”: la consultazione pubblica del WWF

Costruire il mondo che verrà non è compito della sola politica, ma anche della gente comune e delle scelte di vita quotidiane

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Credit: WWF Italia

Il WWF lancia una consultazione pubblica per dar voce ai cittadini

(Rinnovabili.it) – Invertire la rotta e progettare un mondo migliore non è compito della sola politica. Anche i cittadini devono fare la propria parte attraverso azioni concrete: devono informarsi ed accrescere le proprie conoscenze circa i cambiamenti climatici e lo stato degli ecosistemi, devono ridurre sprechi e consumi, cambiare abitudini negli acquisti e, in generale, negli stili di vita.
Allo stesso tempo è importante far sentire la propria voce, esprimendo opinioni ed idee al fine di indirizzare i governanti e i decisori politici verso obiettivi mirati e raggiungibili.

Va in questa direzione la consultazione pubblicaCostruiamo insieme il mondo che verrà” lanciata oggi dal WWF Italia. Attraverso il sito web ed i canali social, l’associazione chiede a tutti i cittadini di esprimere la propria opinione sul mondo da costruire una volta che l’emergenza sanitaria legata al contagio da Covid-19 sarà superata.
Di fronte alla crisi, è venuto il momento di scelte innovative per razionalizzare l’uso delle risorse naturali, migliorando i meccanismi di produzione (che devono diventare davvero sostenibili), i modelli di consumo (che non possono non essere responsabili) e i modelli sociali nel loro complesso – si legge nel manifesto – È venuto il momento che i sistemi naturali e i servizi che essi offrono all’umanità diventino un patrimonio comune. È venuto il momento di ridurre il debito naturale che continuiamo ad accumulare sulle spalle dei nostri figli”.

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Scegliere le priorità per la ricostruzione dipende da noi. Tali priorità possono guidare la costruzione della nostra società dopo la crisi, a condizione però che tutti la prendano in consegna. Servono azioni immediate e concrete contro la crisi climatica, per la riduzione dell’inquinamento, per trasporti ed energia sostenibili, per la difesa delle aree naturali ancora integre e per il restauro degli ecosistemi naturali deteriorati dall’uomo. È necessario schierarsi in difesa del suolo contro l’invasione del cemento ed i veleni utilizzati dall’agricoltura, mettere in sicurezza il cibo che mangiamo e l’acqua che beviamo.

Abbiamo dimostrato grande coraggio e altruismo in questa prova che ci ha impegnato in una lunga serie di sacrifici per tutelare la nostra salute -, ha detto la presidente del WWF Italia Donatella Bianch -. Ora è il momento di dimostrare altrettanto coraggio e determinazione nel costruire il nostro futuro e quello dei nostri figli, sia per quanto riguarda l’economia che per i nostri modelli di produzione e consumo dobbiamo ascoltare la scienza. Quella stessa scienza a cui ci affidiamo per superare il Coronavirus e che ci dice, da tempo, che scelte concrete e sostenibili per mettere al sicuro il nostro capitale naturale non sono rimandabili. Il mondo che verrà dipende da noi, perché noi siamo le scelte che facciamo

La domanda a cui WWF invita a rispondere è molto semplice: “Dopo il Coronavirus come possiamo costruire insieme il mondo che verrà?”
Le proposte costruiranno un’agenda dei cittadini che orienterà le iniziative dell’ong e, conseguentemente, le richieste a chi governa. 
Per partecipare alla consultazione pubblica basta visitare il sito wwf.it, compilare il format con nome e cognome ed inviare il proprio messaggio.

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