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Quanto costa la produzione dell’energia rinnovabile? 520 miliardi in meno di quella fossile

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Foto di Thomas Richter su Unsplash

 I dati aggiornati sui costi di produzione dell’energia rinnovabile

(Rinnovabili.it) – Quanto costa la produzione dell’energia rinnovabile? Dipende dalla tecnologia e dal luogo geografico, ma una cosa è sicura: può battere sul prezzo quella fossile e con un netto distacco. Lo dimostra l’ultimo rapporto di Irena, l’International Renewable Energy Agency, analizzando nel dettaglio il costo livellato medio ponderato globale dell’elettricità (LCOE).

Non è certo un mistero che la crisi energetica dello scorso anno abbia accelerato la competitività delle green energy. Ma i dati puntuali sorprendono in ogni caso: circa l’86% (ossia 187 GW) di tutta la nuova capacità verde messa in servizio nel 2022 aveva prezzi inferiori rispetto all’elettricità generata da combustibili fossili. E tutta l’energia pulita generata ha fatto risparmiare al mondo 520 miliardi di dollari sui costi dei carburanti inquinanti.

“IRENA vede il 2022 come un vero punto di svolta nella diffusione delle energie rinnovabili poiché la loro competitività in termini di costi non è mai stata così grande nonostante la persistente inflazione dei costi delle materie prime e delle attrezzature a livello globale“, ha commentato il Direttore generale dell’Agenzia, Francesco La Camera. “Le regioni più colpite dallo storico shock dei prezzi hanno mostrato una notevole resilienza, in gran parte grazie al massiccio aumento del solare e dell’eolico nell’ultimo decennio”.

LCOE energia rinnovabile: scende il fv, cresce l’eolico offshore

Il report di Irena mostra come negli ultimi 13-15 anni, i costi di produzione di energia rinnovabile siano diminuiti in maniera drastica. Tra il 2010 e il 2022, il fotovoltaico e l’eolico sono diventati competitivi in termini di LCOE con i combustibili fossili anche senza sostegno finanziario. Il costo medio ponderato globale dell’elettricità prodotta dal fotovoltaico è sceso dell’89%. Per l’eolico onshore il calo è stato del 69%.

E il trend ribassista non si è fermato neppure lo scorso anno quando il rincari nei materiali e nei componenti si è abbattuto sul settore. A livello mondiale, il costo medio ponderato dell’elettricità è diminuito del 3% per il solare fotovoltaico su larga scala, raggiungendo i a 0,049 dollari/kWh, ossia quasi un terzo in meno rispetto al combustibile fossile più economico nel mondo. Il rapporto evidenzia un meno 5% anche per l’eolico onshore che ha raggiunto così i 0,033 dollari/kWh, poco meno della metà di quello dell’opzione fossile più economica del 2022; un meno 2% per l’energia solare a concentrazione, del 13% per la bioenergia e del 22% per la geotermia.

Solo i costi per l’energia eolica offshore e idroelettrica sono aumentati rispettivamente del 2% e del 18%, con il primo passato da 0,079 dollari/kWh a 0,081 dollari/kWh nel 2022.

E’ necessario accelerare la potenza verde

Oggi, il business case per le energie rinnovabili è convincente, ma il mondo deve aggiungere 1.000 GW di energia rinnovabile all’anno in media ogni anno fino al 2030 per mantenere l’aumento della temperatura entro 1,5°C“, ha aggiunto La Camera. Questo significa oltre tre volte la nuova capacità 2022. “Non c’è tempo perché un nuovo sistema energetico si evolva gradualmente come è avvenuto per i combustibili fossili. In preparazione della COP28 che si terrà a Dubai entro la fine dell’anno, il rapporto di oggi mostra ancora una volta che con le energie rinnovabili, i paesi hanno la migliore soluzione climatica a portata di mano per aumentare le ambizioni e intraprendere azioni in modo competitivo in termini di costi”.

Leggi qui il rapporto completo sui costi di produzione di energia rinnovabile nel 2022.

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