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Contratto di Lago del Cusio, via libera alla valutazione ambientale strategica del piano

La proposta di piano d’azione, che comprende interventi a 360 gradi, dalla riduzione dell’inquinamento alla riqualificazione del territorio passando per l’educazione alla sostenibilità ambientale, continua così il suo percorso per arrivare all’approvazione. Marnati: “Un passo in avanti per arrivare all’avvio del progetto per rilanciare un territorio che ha un enorme potenziale turistico, commerciale e industriale”

Obiettivi: ridurre l’inquinamento, riqualificazione condivisa del territorio, educazione alla sostenibilità ambientale

Via libera dalla Giunta alla Valutazione Ambientale Strategica (Vas) della proposta di piano “Contratto di lago del Cusio”. Piano che, proposto da Ecomuseo del Lago d’Orta e Provincia di Novara e nato sulla scorta di un lungo confronto con i territori interessati – il Contratto di Lago del Cusio comprende l’area del bacino del lago d’Orta, la Valle Strona e parte della Valle dell’Agogna – ha tra i principali obiettivi la riduzione dell’inquinamento, la riqualificazione condivisa del territorio, lo studio dell’ecosistema lago e l’educazione alla sostenibilità ambientale.

“Un passo in avanti per arrivare all’avvio del progetto di area vasta del lago d’Orta per rilanciare un territorio che ha un potenziale enorme in ambito turistico, commerciale e industriale – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – Mettere insieme e in rete tutti i progetti cantierabili, mettendo al centro la sostenibilità, è l’occasione per fare conoscere la bellezza di questo territorio e rilanciare l’economia attirando un turismo virtuoso”.

Il lago d’Orta è stato protagonista nel corso del 1900 di una prolungata storia di inquinamento che ha stravolto e quasi totalmente eliminato la comunità biologica lacustre. Dopo anni di studi, tra il 1989 e il 1990 viene eseguito un intervento di liming, operazione che, unitamente ad altre azioni, ha permesso il recupero delle condizioni chimiche e solo un parziale ripristino della comunità biologica. Oggi, a 30 anni di distanza dal liming, sebbene la situazione generale sia notevolmente migliorata, si avverte l’importanza di promuovere ed incrementare azioni a favore del territorio per alcune criticità minori che tuttavia interessano in modo diffuso l’area.

La proposta di piano, che dopo il via libera della Vas dato dalla Giunta, vedrà una fase di revisione prima di un’approvazione definitiva, è molto articolata e si dipana su quattro direttrici principali. Per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento, la proposta prevede azioni di prevenzione e contrasto degli sversamenti, la pulizia dei rifiuti in zone specifiche, la riduzione delle proprie fonti di inquinamento, il raggiungimento delle certificazioni ambientali ma anche azioni di sostegno ad attività economiche fondate su criteri di sostenibilità ambientale, come l’incentivazione dei prodotti locali e quella per la sistemazione dei vecchi alpeggi.

Altro capitolo importante quello dell’“ecosistema lago” che prevede lo studio dell’ecosistema, la definizione di progetti di monitoraggio e valutazione degli impatti. Sul fronte della riqualificazione condivisa del territorio la proposta di piano contempla azioni di messa in rete degli interventi di valorizzazione già avviati, il coordinamento delle azioni di ripulitura manutentiva periodica con interventi volontari, come ad esempio azioni di manutenzione di zone boschive, il recupero o la manutenzione di sentieri. E ancora la promozione e lo sviluppo del turismo ecosostenibile, affiancato da azioni di recupero di vecchie strutture di accoglienza come rifugi o case vacanza, il turismo culturale e sportivo, sempre in chiave ecosostenibile. Contemplate poi una serie di azioni nel campo dell’educazione alla sostenibilità ambientale, come ad esempio formazione, sensibilizzazione e coinvolgimento di tutte le fasce di età della popolazione.