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Il caldo fa lievitare i consumi di energia in Italia e Spagna

Le alte temperature registrate durante la terza settimana di luglio hanno causato una domanda energetica record nei due paesi mediterranei il 19 luglio Ma rincari nella richiesta di energia elettrica si sono verificati anche in altri mercati europei, con conseguente rialzo dei prezzi.

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Foto di Fré Sonneveld su Unsplash

Produzione e consumi di energia, l’analisi di AleaSoft Energy Forecasting

(Rinnovabili.it) – L‘ondata di caldo che ha investito l’Europa la terza settimana di luglio si farà sentire anche sulle bollette. In particolare quelle di Italia e Spagna. Lo rivelo AleaSoft Energy Forecasting pubblicando la sua nuova analisi sui consumi di energia nel Vecchio Continente

Lo scenario che emerge non è una sorpresa. Le alte temperature di questi giorni hanno portato inevitabilmente ad un uso massiccio di condizionatori, climatizzatori e ventilatori, facendo schizzare in alto la domanda elettrica. E mentre diversi studi ci preparano un futuro di ondate di calore sempre più frequenti, il rapporto di AleaSoft individua i mercati più esposti ai rincari. Si scopre così che in un panorama di aumenti diffusi della richiesta di elettricità (negli Stati europei analizzati) rispetto alla settimana precedente, l’incremento maggiore è stato quello del Belpaese: un più 6,6% nei consumi di energia elettrica settimanali e un boom di 1.179 GWh nella domanda di mercoledì 19 luglio. In quello stesso giorno, sottolineano gli analisti, è stata registrata in Italia la seconda temperatura più alta del 2023, fino ad oggi.

Il secondo mercato con il maggiore aumento della domanda è stato l’Olanda con un più 6,3%. Ma si sono fatte notare anche Spagna, Francia e Gran Bretagna con rialzi compresi tra il 0,4% e il 2,9%. Nel caso del mercato spagnolo, inoltre, la domanda di mercoledì 19 luglio ha raggiunto i 787 GWh, il valore più alto registrato da gennaio 2021. Nei mercati di Belgio, Germania e Portogallo, invece, la domanda energetica è diminuita.

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Fonte: Elaborazione di AleaSoft Energy Forecasting utilizzando i dati di ENTSO-E, RTE, REN, REE, TERNA, National Grid ed ELIA.

Prezzi dell’energia elettrica: Italia sopra 116€/MWh

Per i prezzi dell’energia l’andamento è stato disomogeneo seppur con un trend di rialzo abbastanza condiviso, a causa dell’aumento della domanda e del costo della CO2, così come della minor produzione rinnovabile. Se si esclude, infatti, il mercato Nord Pool dei paesi nordici (-40% nei prezzi settimanali) e quello MIBEL di Spagna e Portogallo (-1,6% e – 2,1%) ovunque si è registrato un segno più. Il rincaro più evidente? Quello del mercato N2EX del Regno Unito (+18%). Nel resto dei mercati, i prezzi energetici sono aumentati tra il 2,0% del mercato IPEX dell’Italia e il 9,2% del mercato EPEX SPOT dei Paesi Bassi. Ma se per la maggior parte dei Paesi le medie settimanali sono rimaste sotto i 90 €/MWh, in Italia si è toccato un prezzo elettrico medio di 116,31 €/MWh.

 Le previsioni sui prezzi di AleaSoft Energy Forecasting indicano che nella quarta settimana di luglio i prezzi potrebbero diminuire nella maggior parte dei mercati elettrici europei, influenzati dalla diminuzione della domanda in alcuni paesi e dall’aumento della produzione di energia eolica in mercati come Germania, Francia e Italia.