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Comuni Ricicloni: Legambiente presenta la situazione regionale

Nel rapporto Comuni Ricicloni edizione Puglia Legambiente racchiude la situazione regionale relativa ai piani per la raccolta differenziata evidenziando i risultati raggiunti

766443_635224397538860066_Locandina_Comuni_Ricicloni_2013_299x429(Rinnovabili.it) – Sono 15 invece i comuni che hanno ricevuto il Premio di Seconda Categoria per aver superato la percentuale di raccolta del 57 o 65% che corrispondono rispettivamente sl raggiungimento dell’obiettivo di piano regionale e/o quello della normativa nazionale fissati per il 2012. Ricevono il riconoscimento Casalnuovo Monterotaro (71,3% RD), Roccaforzata (69,5% RD), Casalvecchio di Puglia (69,4% RD), Torre Santa Susanna (69% RD), Canosa di Puglia(68,7% RD), Erchie (67,9% RD), Andria (66,8% RD), Mola di Bari (65,4% RD), San Pancrazio Salentino (64,7% RD), Ostuni (63,4% RD), Ginosa (61,8% RD), Mesagne (61,1% RD), San Michele Salentino (61,1% RD), Latiano (57,9% RD), San Severo (57,2% RD).

Ai comuni che sono riusciti ad avviare nuovi sistemi di raccolta e ottenere almeno per i primi 6 mesi percentuali di raccolta superiori del 50% va la  Menzione Speciale Start Up  e sono Motta Montecorvino (Fg), Laterza (Ta),Fasano (Br), Sava (Ta), Crispiano (Ta), San Ferdinando di Puglia (Fg), Cassano delle Murge(Ba), San Vito dei Normanni (Br), Triggiano (Ba), Montemesola (Ta), Anzano di Puglia (Fg),Putignano (Ba), San Pietro Vernotico (Br), Francavilla Fontana (Br), Oria (Br), Monteleone di Puglia (Fg), Margherita di Savoia (Fg).

 

«La svolta non è dietro l’angolo – dichiara Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia  Sì, perché nella nostra regione si registrano percentuali di raccolta differenziata ancora troppo basse, intorno al 18%. Questo anche a causa della continua proroga dell’entrata in vigore dell’ecotassa (L.R. 38/2011), che in altre regioni, come ad esempio Marche e Sardegna, ha portato ad un incremento annuale della differenziata di dieci punti percentuali. I Comuni virtuosi devono essere premiati economicamente e l’ennesima proroga dell’ecotassa al 2015 sarebbe un grave errore. La Puglia continua ad essere fra le regioni che continuano ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti urbani (pari al 59%). A confermarlo pure il trend decisamente negativo dei Capoluoghi di Provincia – continuaTarantini – Ad eccezione del Comune di Andria, che da settembre 2012 ha avviato la raccolta differenziata porta a porta, raggiungendo percentuali in linea con gli obiettivi regionali e nazionali, la situazione resta desolante, con solo 22 Comuni sopra la soglia del 40% di RD. La dittatura delle discariche e dei termovalorizzatori in Puglia finirà solo quando le buone pratiche di raccolta differenziata saranno le protagoniste non solo in quattro città ma in tutti i 258 Comuni pugliesi».