Il 27 novembre 2024 il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Collegio dei Commissari che entrerà in carica il 1° dicembre e la presidente Ursula von der Leyen, presentando la squadra dell’esecutivo, ha esposto le priorità politiche che contraddistingueranno il lavoro della Commissione europea dal 2024 al 2029.
Una delle grandi azioni, promesse per i primi 100 giorni di mandato, è il “Clean Industrial Deal“, un nuovo piano per rafforzare la dimensione industriale del Green Deal comunitario, garantendo aziende competitive e posti di lavoro di qualità.
“Quasi cinque anni fa abbiamo lanciato l’European Green Deal, la nostra strategia di crescita e la tabella di marcia verso lo zero netto”, ha commentato von der Leyen. “Le ragioni che ci hanno spinto a essere così ambiziosi allora sono ancora più evidenti oggi. Quindi voglio essere chiara: dobbiamo e manterremo la rotta sugli obiettivi dell’European Green Deal. Ma se vogliamo avere successo in questa transizione, dobbiamo essere più agili e accompagnare meglio le persone e le aziende lungo il percorso. E dobbiamo giocare sui nostri punti di forza tradizionali: le nostre industrie e PMI, i nostri innovatori e i nostri lavoratori. Ecco perché presenteremo il Clean Industrial Deal entro i primi 100 giorni del mandato. Ciò coinvolgerà l’intero Collegio. E avremo un team che lavorerà mano nella mano per coordinare la nostra proposta”.
Il lavoro della Commissione europea 24-29 si concentrerà sul supporto e sulla creazione delle giuste condizioni affinché le aziende raggiungano gli obiettivi comuni. Come? Attraverso la semplificazione, nuovi investimenti e la garanzia d’accesso a forniture energetiche e materie prime economiche, sostenibili e sicure. Tutti ciò dovrebbe pavimentare la strada verso l’obiettivo di ridurre le emissioni climalteranti del 90% per il 2040; target che Bruxelles proporrà di sancire nella legge europea sul clima. “A ogni passo, lavoreremo in partnership con l’industria, i partner sociali e tutte le parti interessate”.
In quest’ambito è stato proposto un Industrial Decarbonisation Accelerator Act, legge dedicata ad aiutare industrie e aziende durante la transizione ecologica. E l’Esecutivo UE lavorerà anche sull’estensione del meccanismo di aggregazione della domanda oggi attivo sul gas fossile, anche ad idrogeno e materie prime critiche.
“Lavoreremo su nuove partnership per il commercio e gli investimenti puliti per aiutare a garantire la fornitura di materie prime, energia pulita e tecnologia pulita da tutto il mondo”, continua la presidente.
E ancora: la Commissione europea 24-29 si focalizzerà sull’aumento, in via prioritaria, degli investimenti in infrastrutture e tecnologie per l’energia pulita. Includendo sia le tecnologie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, che le infrastrutture di rete, e quelle per lo stoccaggio e il trasporto della CO2.
“Investiremo anche in misure di efficienza energetica, nella digitalizzazione del nostro sistema energetico e nell’implementazione di una rete di idrogeno. Lavorare per decarbonizzare la nostra economia sarà parte del nostro continuo passaggio a un modello di produzione e consumo più sostenibile, mantenendo il valore delle risorse nella nostra economia più a lungo. Questo sarà lo scopo di un nuovo Circular Economy Act, che aiuterà a creare una domanda di mercato per materiali secondari e un mercato unico per i rifiuti, in particolare in relazione alle materie prime critiche“. E “proporremo un nuovo pacchetto per l’industria chimica, mirato a semplificare REACH e a fornire chiarezza sui ‘prodotti chimici per sempre’, o PFAS”.
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